Allegato
quale citazione
nel commento di Wolfgang Kühner
(GEG
vol. 11 - cap 17, 6 - 13)
Ricevuto tramite Leopold Engel
(…) (Gesù
ai discepoli):
13. «…Qui non è da intendersi che le
altre sei Caratteristiche in questione fossero mancanti, per il fatto che
quegli esseri corrispondevano ad una sola Forza, ma nel loro essere essi
possedevano un corrispondente impulso,
il quale li rendeva atti a farsi portatori di una particolare Caratteristica,
impulso che essi svilupparono di preferenza. Infatti, fin dai primordi Io
sottoposi i Miei esseri alla necessità di non poter fare a meno l'uno
dell'altro; il migliore mezzo per evitare che l’uno si ritenesse superiore
all’altro.
14. Lucifero, ben sapendo che egli doveva rappresentare in sé il Polo opposto di Dio,
giunse dunque a presumere la possibilità di assorbire in certo qual modo in sé
la Divinità, e cadde nell’errore – quale essere creato, e quindi finito – di
poter accogliere in sé l'Infinità. Infatti, anche qui valse la legge: “Nessuno può vedere Dio (l’Infinità) e nello
stesso tempo conservare la vita”; di conseguenza, egli poteva certamente
percepire l'Essenza della Divinità, udire i Suoi Comandi, finché si trovava nel
giusto Punto centrale, mai però vedere la Divinità personalmente.
15. Ora, come l'essere finito non può e
non potrà mai comprendere l'Infinità – e perciò su questo punto può sempre
cadere facilmente in errori e persistere in essi con moto discendente – così
Lucifero, nonostante tutti gli avvertimenti, sprofondò tuttavia nella follia di
poter captare e catturare la Divinità. Con ciò egli abbandonò il giusto Punto sul
quale era posto, si allontanò dal Punto centrale del Mio Cuore e sprofondò
sempre più nel falso desiderio di radunare intorno a sé le sue creature, le
quali erano sorte attraverso lui, ma uscite da Me, al fine di dominare popolando
gli spazi di esseri d’ogni specie.
16. Sorse allora un dissidio, ovvero
una separazione dei partiti (fazioni), che condusse infine al risultato che la
Potenza data a Lucifero venne da Me ritirata, ed egli con i suoi seguaci
divenne impotente e privo della Forza creativa…»