Tutto si ferma dopo la tempesta, e langue
per riprendersi dalla
batosta, come può, esangue.
E si
rivolge in sé compito, riflettendo sull’evento
per capire cosa c’è da imparare, ben senza un lamento.
Né turbini, né grandine dovrebbe
temere il credente
che sa qual è l’ordine della
natura, ben servente.
Così,
ringrazia dal profondo cuore quello spirituale
che l’ha graziato, quale figlio, del primo Ufficiale.
Al Suo comando stanno legioni, e tutto sovrintende
per Amor delle creature, cui
Lui più non sorprende.
Perciò occorrono ben più energici mezzi
per risvegliar la fede e l’amore, senza vezzi!
G.V.