B. D. nr. 0457

(9 06. 1938)

 

La forza di volontà

 

Guarda figlia mia, in tempi infinitamente lunghi l’anima umana si è conquistato il diritto di chiamare sua propria una forza di volontà per la durata della sua dimora sulla Terra, che può svilupparsi secondo tutto il piacere. Una tale anima ha perciò anche la possibilità di formare sé stessa in questo tempo terreno, se usa saggiamente questa forza di volontà e l’impiega in modo per portarsi in una condizione matura. Le vengono offerte così tante possibilità di entrare in un’attività, che è di benefica e promovente influenza sull’anima. Dev’essere considerata ogni manifestazione della mentalità dell’anima, se questa si muove nella Sapienza divina. Allora la forza di volontà eseguirà sempre ciò a cui tende contemporaneamente la volontà, perché con questa forza può ottenere ed essere operato qualcosa di incredibilmente grande. L’anima si può staccare totalmente dalla materia che la circonda e diventare un vaso per l’accoglienza dello Spirito divino. Un’anima staccatasi in tal mondo raggiunge anche la sua meta, che corrisponde al senso della sua incorporazione. L’intero scopo dell’esistenza è compiuto, quando l’anima dopo il decesso del corpo, è totalmente libera dalla materia, quando spiritualmente è completamente vivificata ed è diventata così portatrice dello Spirito di Dio. Ed appunto questo Spirito di Dio prenderà dimora in un’anima diventata libera per la propria volontà, ed avrà luogo l’unificazione con il divino Creatore, e tutto questo lo opera la forza di volontà, che è stata data ad ogni creatura per il tempo terreno, ma viene solo troppo poco riconosciuta ed utilizzata. Se un essere nella libertà della volontà può già scegliere quale contenuto vuole dare alla vita terrena, allora da ciò è già riconoscibile che l’Amore del Signore gratifica tutti, assiste tutti e malgrado ciò lascia anche decidere di nuovo tutti da sé stessi di svilupparsi o in un alto essere divino oppure di non usare la forza e di rimanere sempre sullo stesso basso gradino di sviluppo e lascia trascorrere il tempo dell’incorporazione totalmente inutilizzato. Qui è una lotta che l’essere terreno deve sostenere, ma se evita questa con tutta la volontà, allora l’anima rimane sempre lo stesso che era in principio dell’incorporazione, e non può mai più svilupparsi più in Alto, perché è spezzata la forza della volontà, dato che la spinta interiore per salire in Alto non era abbastanza forte. E fra breve il tempo di Grazia è finito, perciò pensate come lo potete utilizzare e come la libera volontà può manifestarsi in una vivace attività d’amore e svilupparsi così in piena forza, e camminerete nella vostra vita sulla Terra secondo il Senso ed il Compiacimento del Signore.Amen!

 

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