Commento al fascicolo
n. 95
“Spiritismo”
Ciascuno di noi durante la vita terrena si sarà sicuramente imbattuto in occasioni in cui il mondo spirituale gli è passato vicino, ovvero che ha avuto un contatto con forze spirituali invisibili che lo hanno toccato ma di cui ben pochi se ne rendono conto, poiché il ‘percepire’ gli influssi dal mondo spirituale è vario in ciascuno di noi in rapporto alla propria appartenenza alla sfera spirituale in cui ci si trova che dipende a sua volta dalla propria anima la cui origine e maturazione non è facilmente accreditabile. Indipendentemente dalla sfera spirituale dalla quale proviene ciascuno di noi sulla Terra, qui tutti ‘sembrano’ esteriormente simili, non per ciò che riguarda le fattezze, ma nel vivere la vita terrena secondo le necessità in rapporto agli usi e costumi, alla famiglia di origine, alla lingua e/o alle richieste dei governanti. Invece, la sfera animica che riguarda il proprio pensiero e il desiderio per una conoscenza spirituale dell’oltre ciò che si vede, rappresenta la diversità che è insita in ciascuno di noi e attraverso cui ciascuno può aprirsi al mondo spirituale nel desiderio di capirne l’essenza.
Le religioni concedono di indirizzare l’uomo verso la conoscenza di ‘qualcosa’ che c’è oltre, anche se nella diversità di come l’aldilà invisibile viene presentato, dipende da come i loro rappresentanti intendono correlarsi con il popolo in rapporto alla propria credenza o agli interessi legati alla funzione occupata all’interno della propria ‘Chiesa’. Nei secoli, l’umanità sembra essere lasciata al proprio destino, e rare volte i profeti hanno cercato di far capire qualcosa di più su come comprendere l’essenza dell’aldilà nelle sue infinite sfaccettature. Ciò, in un certo senso, è dovuto alla necessità di lasciare l’uomo con la sua libera volontà, e non costringerlo assolutamente a credere, ma il desiderio per la ‘verità’ deve nascere spontaneo perché ciascuno deve porsi autonomamente nel rapporto con il Creatore, al fine di comprendere l’essenza della figliolanza da un unico Padre. Il delegare ad altri questa ricerca, non porta a nessuno alcun miglioramento della propria crescita spirituale, se non, per l’aiuto reciproco nello scambio della propria esperienza con la comprensione dello spirituale in sé.
Chi si appronta ad approfondire lo spirituale, sarà certamente guidato invisibilmente a trovare i canali adatti alla sua propria crescita spirituale in rapporto al suo livello animico di provenienza e del suo amore sviluppato per Dio e per il prossimo. In una tale ricerca, il mondo spirituale gli verrà sicuramente incontro. Ma come proteggersi, se da quel mondo invisibile e sconosciuto, dovessero manifestarsi forze altrettanto invisibili che però provengono da esseri non ancora saliti al Cielo, ma che, essendo anch’essi in cammino, vagano ancora nella sfera terrena e possono influire più o meno invisibilmente nel piano terreno verso quegli uomini più percettivi?
In questa raccolta sullo spiritismo ci viene dato un grande aiuto per comprendere come rapportarsi verso tutte le forze spirituali che ci circondano, al fine di non lasciarsi prendere così facilmente dall’entusiasmo quando qualcuno dei nostri conoscenti facenti parte di un circolo spirituale o religioso ha la capacità di interiorizzare dei messaggi dalla sfera spirituale. La guida che ci viene presentata affronta questo rapporto con il mondo spirituale, verso cui non ci viene negato l’approccio, ma vengono date le linee guida per non cadere nel tranello di forze certamente spirituali, ma da discernere nella loro essenzialità per non restare irretiti da ciò che è bensì lecito scoprire, ma a cui dare correttamente la giusta valenza per tendere solo ed esclusivamente allo spirituale puro, a Dio, e difendersi dagli attacchi del maligno la cui unica concessione è quella di operare nel nostro mondo per mettere alla prova il nostro amore verso il Maestro Gesù, Unico rappresentante della stessa Divinità, del Creatore, attraverso Cui si è manifestato il Suo Amore.