Commento
al fascicolo n. 80
“La decadenza spirituale”
Riuscire ad accettare con gli occhi del vero credente il mondo attuale nella sua essenza spirituale, non è così facile, poiché sarà sempre più arduo trovare qualcuno che possa essere annoverato tra i veri credenti. Inoltre, anche tra costoro - alcuni resi ciechi dalle loro guide terrene, altri che pur conoscendo gli scritti della nuova Parola, non li accolgono, ben pochi riescono ad affidarsi completamente al loro spirito interiore e, da questo, avere la giusta percezione delle cose esteriori, per valutarle anche in relazione al loro significato spirituale.
Pertanto, senza una valida guida che induca ed educhi all’interiorità, fin troppo facilmente ci si affida alle percezioni suggerite da tutto quel mondo in continua crescita che stimola al ben vivere, con le sue attrattive esteriori mirate solo a rendere sempre più piacevole la vita terrena nel tempo odierno, e a far sì che lo spirito, tutto il mondo spirituale fino alla Divinità, diventi in sé, reale solo a parole, con la lingua.
E seppur la fede viene espressa a volte sinceramente, l’intimo desiderio di ciascuno è poter procurarsi una vita quanto più comoda possibile, mentre lo spirituale professato – a un confronto con le enunciazioni espresse nella nuova Parola – resta sempre ancorato alle vecchie tendenze, alle vecchie abitudini e pratiche religiose, e il nuovo, l’essenza reale di Dio, non viene compresa. Di conseguenza, non sono neanche afferrate tutte le sottigliezze della Sua Parola, che vuole indicare agli uomini, passo dopo passo, delle verità centellinate, mentre ci si limita ad accettare solamente ciò che fa più comodo, ciò che non interferisce con la propria vecchia fede o abitudini o credenze. Insomma, il nuovo dà fastidio e, per comodità d’intenti, viene rifiutato e relegato nel profondo di sé,; addirittura, proprio quella Rivelazione che potrebbe fare Luce nell’interiorità oscurata da ingannevoli bisogni, la si dichiara dubbia, e apertamente la si accantona tra le false, dichiarando che essa non può venire da quello stesso Dio che dovrebbe parlare solo di amore e di perdono, per il senso altissimo della Misericordia in Sé.
Il fascicolo n. 80 dunque, è tra quelli che molti lettori non comprendono, poiché il suo tema principale è di dimostrare come l’umanità sia già arrivata a uno stato spirituale così basso – e il cui valore andrà sempre più peggiorando – tale per cui, non ci si potrà aspettare alcun miglioramento o risalita nel futuro. Tuttavia, quanto più le cose andranno in decadenza, tanto più dovrebbe essere semplice per un credente poter e voler riconoscere la verità di tali indicazioni, comportandosi di conseguenza.
Viene indicato che sarà il tempo futuro, a dimostrare come proprio tale basso stato spirituale e il rifiuto dell’esistenza dello spirito, spingeranno la Divinità a intervenire per fermare tale sprofondamento, il quale non consente più a nessun essere vivente una risalita. Infatti, l’obiettivo dell’esistenza terrena dell’essere vivente, dovrebbe essere di consentire il recupero dello spirituale caduto, ma mancando completamente questo, cadendo anch’esso, l’unica cosa da fare sarà di terminare questo ciclo di redenzione, per togliere il male dalla Terra con un giudizio e salvare il salvabile, per poter reinnestare nuovamente lo spirituale sulla Terra dopo una totale purificazione del suolo terrestre. Il che significa anche, dare a questo spirituale resosi libero dalla vecchia materia, un nuovo esteriore, un nuovo guscio, più duttile, visto che l’uomo per un certo tempo non ne ha più consentito il naturale sviluppo animico.
Ciò che viene molto spesso rimarcato nei numerosi dettati, è che sono fin troppi, coloro che attualmente immaginano un mondo migliore per il futuro, derivato dall’insensatezza di credere di poter gestire il continuo e inarrestabile progresso tecnologico, traditi anche da pseudo false teorie, le quali piuttosto, indicano un ulteriore sviluppo dell’umanità, derivata dall’attuale, e completamente dipendente da tale sviluppo tecnologico.
Niente di più falso! Infatti, con l’arrivo dell’asteroide e l’inizio del tempo della fine, sarà più che comprensibile come il delicato equilibrio della vita politica-economica dei popoli che ora persiste nelle nazioni sostenute dall’attuale globalizzazione, nel momento in cui la distruzione degli apparati di produzione-distribuzione della rete elettrica bloccherà ogni sistema di comunicazione, non si potrà far altro che tendere alla sopravvivenza, e milioni di esseri umani, seppur non colpiti direttamente dall’impatto, ne subiranno le conseguenze e inizieranno a vivere immediatamente nell’indigenza, nell’afflizione e nella miseria.
Tutto ciò che proviene dal vero Cielo è verità, e prima o poi di adempirà, e questo ennesimo fascicolo conferma le continue ammonizioni ed esortazioni a credere alla Parola comunicata, e adeguare da subito la propria vita, per prepararsi agli eventi ormai vicini, anticipati da un periodo di bassissima spiritualità.