Commento

al fascicolo n. 67

 

L’astuzia e la perfidia dell’avversario

 

 

L’effetto devastante dell’azione demoniaca perpetrata agli uomini, persino quando - con grande sforzo – essi credono di essere riusciti a sottrarsene, è il grande tema di questo fascicolo. Un tema che ciascuno di noi, inevitabilmente, affronta nel corso della vita, quando si ritrova artefice di comportamenti indesiderati, non solo subiti, ma anche inflitti inconsciamente al prossimo, cioè senza averne avuto  - almeno in apparenza -  la minima intenzione.

E appunto, in tale disagio è possibile osservare che, proprio laddove aspiriamo sinceramente ad elevarci, aumenta il conflitto con noi stessi e con il nostro ambiente, e l’avversario ci attacca senza alcuno scrupolo, esponendoci al rischio di una morte dell’anima – la nostra – che egli non rinuncia a conquistare.

Tutto si svolge secondo la ‘visione’ personale di ciascuno, e cioè: se lo sguardo viene attratto e si sofferma solo sulle cose materiali, oppure se ambisce a ricercare e riconoscere quel che di spirituale sussiste in ogni ambito dell’umana realtà; se l’indole è più spesso incline al pessimismo e a facili sofismi, oppure se tende ad essere luminosa e a ricercare con fiducia, sempre, la verità; se il male che strenuamente contende al bene il primato sulla nostra anima, e poi prevale, lasciando affranto il cuore, oppure se il cuore resta fedele a Dio e conserva la volontà di seguirLo, recuperando quell’umiltà infantile e quell’atteggiamento filiale che il Padre ci sprona sempre ad attivare nei Suoi confronti, per chiedere solo a Lui, protezione certa dagli inganni dell’avversario e discernimento per scorgere la vera luce in mezzo alle false luci (salvo poi, diventare anche noi degli ‘arroganti spirituali’ al punto da dimenticare l’umiltà e incespicare persino lungo la via verso l’alto).

E ci sarebbe da disperarsi per l’eternità, se Dio non intervenisse! Pur se ripetutamente cadiamo… non siamo abbandonati a noi stessi! E così come il Suo avversario – ed è il suo compito - agisce e disturba, confonde, devia, ribalta in senso negativo tutte le grazie che Egli impiega per redimerci, altrettanto, il divino Amore continua ad essere attivo e non si stanca di presentarci i mezzi - la Parola - per discernere la giusta via e tenere alto lo sguardo, verso la luce, rivolto solo a Lui. Ed è questa, la sola ‘visione’ in grado di darci il sapere, cioè la conoscenza sull’origine e sul compito della nostra vita terrena in rapporto al nostro Creatore. Egli, infatti, ci ha dotato di libera volontà, per cui le espressioni: nessun essere sarà costretto ad essere buono, se vuol essere cattivo” (4906), come però, anche: “il bene non potrà mai essere violato dalle forze del male…” (4906) ci inchiodano alla nostra responsabilità di soccombere o no alle cattive influenze, solo se lo vogliamo

Ma oramai la sfida è estrema, poiché tali sono i tempi! L’umanità è sempre più affollata di esseri immaturi che persistono consapevolmente nella loro ribellione a Dio, precipitando gli uomini nei quali si incarnano, qui sulla Terra, nel più basso stato spirituale possibile, e rendendo gran parte dell’umanità ormai quasi del tutto asservita a una mistificazione messa in atto così abilmente, e così diffusamente accettata, da sembrare inevitabile. Infatti, lo spirito demoniaco, lungi dal risanarci da ogni malevola condotta, svuota di senso e d’importanza la verità riguardo al ‘tempo della fine’ e al Giudizio,  distogliendoci dalla rettitudine con metodi sempre più raffinati, e con il più grave degli inganni: servirsi del mantello della devozione per manipolare la nostra tendenza a desiderare il bene, o nostalgia di Dio, talvolta artificiosamente appagata nelle pratiche religiose, e che invece dovrebbe essere tesa a desiderare la vera luce e la verità, dai Cieli.

Così, proprio attraverso le pratiche religiose presenti in tutte le religioni, l’avversario si serve dapprima di quelli (e sono la maggior parte) che solo in apparenza tendono al bene e alla verità, e che invece non vogliono staccarsi dagli agi e comodità che il mondo materiale gli offre; costoro, solo a parole rinunciano all’amor proprio, preferendolo nei fatti all’amore disinteressato per il prossimo, ignorando le indicazioni del Padre Creatore e screditando del tutto l’azione redentiva intrapresa da Gesù con il Suo sacrificio sul Calvario. In altre parole, sono quelli che volendo restare strumenti del ‘principe della menzogna’,  esercitano l’oppressione di lui sul prossimo, stabilendo leggi e comportamenti esteriori, opposti a quelli divini interiori, e imponendoli a chi invece ha scelto seriamente di disdegnare il mondo e badare solo a procurarsi il bene spirituale, per ripristinare l’intimo dialogo con Dio, pregarLo nei pensieri, in spirito e verità, e non recitando solo con la bocca preghiere meccaniche.

E allora, sotto le sembianze di una religiosità fittizia, falsi cristi e falsi profeti compiono segni e ‘miracoli’, come pure, ciclicamente appaiono dei cosiddetti esseri di luce -  come  la perfetta madre Maria, o i diversi santi, oppure vengono offerti a un pubblico credulone da parte delle  moderne tecnologie olografiche, scenari immaginari frutto di forze oscure o tecnologiche, celate sotto l’inganno della religiosità... Insomma, ovunque l’avversario voglia diffondere l’errore, ogni occasione è sfruttata per autopromuoversi come angelo di luce, allo stesso tempo predicando nel Suo Nome insegnamenti falsi che non giovano all’anima, e promettendo vantaggi terreni cui l’uomo cede, poiché la sua fede è di solito tiepida e indecisa. Infatti, è proprio a causa della tiepidezza e indecisione che il mistificatore trova accesso nel cuore umano il cui amore per Dio è spesso debole, senza forza. Non ci sono vie di mezzo, o non c’è salvezza. Con Gesù, o contro!  

Ed è proprio la presenza o meno di amore nella nostra vita, cioè dell’Amore divino in noi, a indicarci inequivocabilmente l’azione dell’avversario, perché, chi si allontana da Dio, sta lontano anche dall’Amore. Non le chiese né gli altari, dunque, ma il cuore…  unico ‘tempio di Dio’ in noi, dove le presunte figure di luce non provenienti da Lui, possano essere individuate e smascherate, facendo sì che il nostro percorso di vita torni ad essere quello originario, che il Padre ci ha destinato.

 

Amici della nuova Rivelazione