Commento al fascicolo/raccolta n. 42

di Bertha Dudde

 

“La rimozione”

 

“La rimozione”. Anche questa raccolta rientra nell’insieme dei fascicoli che riguardano il ‘tempo della fine’ poiché nello specifico essa raccoglie quei dettati che si riferiscono al particolare evento della rimozione dal suolo terrestre, ovvero al salvataggio dei fedeli perseguitati, mediante elevazione di quelli che, appunto in quel ‘tempo’, avranno saputo resistere alle angherie degli irriducibili oppositori; elevazione che, pur rappresentando un atto contrario alle leggi della natura, li salverà dalla distruzione/trasformazione del pianeta Terra che avverrà subito dopo.

Abituati come siamo oggi ai confort della vita moderna, l’idea di una possibile fine non ci sfiora nemmeno, e tendiamo a relegare tale tempo – seppur riteniamo possibile che si attui – in un lontanissimo futuro. Eppure, ‘prima o poi il futuro diventerà presente’, dice il Signore, e quindi anche un tale tempo si realizzerà, affinché si adempia la promessa presentata nelle S. Scritture [Mt. 26,64 / Marco 13,26 – 14,62 / Luca 21,27] di un’apparizione di Gesù nelle nuvole insieme ai Suoi angeli/spiriti [8743], come anche, di un salvataggio dei fedeli che saranno sopravvissuti alla lotta di fede. Il Signore promette questa realizzazione della profezia, e dunque la manifestazione in gloria della Sua venuta visibile a tutti quelli che saranno rapiti in cielo, cioè sollevati da terra in un modo contrario alle leggi della natura, poiché sarà questo l’ultimo atto prima della fine.

Quando non ci sarà più alcuna possibilità di convertire nessuno e i fedeli a Dio saranno nella condizione di non poter guadagnare a Lui neppure un’anima, allora Gesù comparirà per i credenti volteggiando nell’aria davanti agli occhi ciechi (spiritualmente) degli empi, che non Lo vedranno, mentre essi vedranno i credenti elevarsi da terra. Un tale evento, contrario alle leggi della natura, sarebbe un atto contrario all’ordine di Dio se avvenisse in tempi normali, poiché costringerebbe alla fede chi dovesse osservarlo; ma nel caso del giudizio finale, quando anche gli empi saranno prossimi al loro giudizio, questo potrà accadere, poiché nessuno dei rimasti a terra si salverà dalla morte.

Una particolarità della Misericordia di Dio ci è comunque indicata: ovvero, con un tale atto, chi dei rimasti dovesse avere anche solo un pensiero rivolto verso Dio - magari spinto dal fatto che di un tale rapimento sovrannaturale aveva sentito parlare [5799], allora potrà essere salvato, solo, saranno assai pochi, quelli che si troveranno in quest’ultima condizione. Tutti gli altri saranno relegati nella materia, e dovranno aspettare un lunghissimo tempo, prima di ottenere una nuova incarnazione.

Quindi, tale rimozione, essendo un atto conclusivo di quest’epoca di redenzione, servirà per recuperare la stirpe dei sopravvissuti, i quali poi dovranno testimoniare ai loro discendenti l’esperienza vissuta nell’’ultimo terribile tempo della miseria, [7425 – 7935] e anche dello sconvolgimento finale per il giudizio agli empi, al fine di indirizzare il loro cuore e la loro mente al Reggitore e Salvatore, Padre e Maestro, il Quale ha promesso che nel tempo seguente, sulla nuova Terra riformata, si farà vedere spesso dai Suoi figli in divenire, e su quella stessa nuova Terra offrirà un mondo paradisiaco, quale testimonianza e premio per la fedeltà di tali figli.

Per questo ci vengono date continue esortazioni a prepararci per tempo, fin da ora, poiché non sappiamo quanto ce ne resti per studiare e mettere in pratica la nuova Parola, in modo da essere sempre pronti ad affrontare in anticipo l’evento apocalittico e l’ultimo breve tempo che seguirà; infatti, a causa delle terribili condizioni di vita, non sarà più possibile interiorizzarsi, per giungere a una conversione del cuore, a meno che non si sia cos’ pieni d’amore da avere l’aiuto dall’alto nel proprio interiore.

Le attrattive del mondo sono tante, ed è assai difficile rinunciarvi o resistervi! La forza suadente del maligno – avversario di Dio – è sempre all’opera per distoglierci dalla preghiera, dalla meditazione, e quindi dallo studio della Sua Parola, vecchia e nuova; egli è sempre pronto con ogni espediente ad allontanarci da ogni singolo pensiero rivolto al Creatore e Salvatore, e specie nel momento del bisogno, non solo oggi, ma un giorno quando gli eventi apocalittici subentreranno e ogni istante potrebbe essere l’ultimo e arriverà il momento di affidarsi a Lui, la voce dell’avversario continuerà a chiedere ai sopravvissuti: “Vedi: dov’è il tuo Dio? … È la natura!”; ebbene, anche allora, se non ci si è già abituati ad offrirsi spontaneamente all’aiuto di Dio, in tali condizioni potrebbe essere veramente molto difficile farlo, perché le tendenze negative di ciascuno saranno preda degli stimoli dello spirituale negativo, che spingerà ancora di più alle cose del mondo e alla sopraffazione del prossimo!

Per questo, anche nei dettati del presente fascicolo, le esortazioni ai fedeli sono pressanti, al fine di stimolarci a preparare il terreno del nostro cuore in anticipo, rispetto agli eventi profetizzati, sia attraverso la diffusione della Sua Parola, sia lavorando nella Sua vigna, per diffonderla a quanti più fratelli è possibile! Solo attraverso tale nuova Parola e il nostro amore, si potrà avere sempre più forza per affrontare le insidie del mondo (desideri) e gli attacchi del maligno, il quale vuole sempre conservare il predominio delle sue falsità.

A chi si attiverà per diffondere la Parola di Dio e per sollecitare l’amore verso di Lui da parte del prossimo con cui si verrà in contatto, è promessa la salvezza dal giudizio e una vita di gioia sulla Terra riformata nella sua nuova forma paradisiaca. Il nostro mondo, così come noi lo conosciamo, dovrà essere trasformato, per consentire allo spirituale liberatosi con i cataclismi, ad essere reinnestato nelle nuove creazioni che il Signore farà sorgere di nuovo, ma, per un tempo indefinito, sul suo suolo non vi potrà restare nessun essere vivente; solo quando sarà completata la trasformazione della Terra e della sua superficie esterna, al Signore sarà possibile, in un attimo [8743], ricreare la vita vegetale e animale, e consentire ai rapiti/salvati precedentemente di tornare, per ripopolare il pianeta con una generazione di uomini tra i quali esisterà solo l’amore, mentre il maligno e tutti i suoi accoliti saranno già stati relegati per lungo tempo nella nuova materia!

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Una riflessione è d’obbligo, in merito al versetto di Matteo 24,30 il quale, alla luce degli insegnamenti giunti a noi attraverso B.D., scopriamo sia da suddividere in due parti, di cui solo la seconda parte, «…e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria», è da racchiudere nelle spiegazioni contenute nella raccolta di questo fascicolo, mentre la prima parte, «Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra,…», ha un altro significato, spiegato nel dettato il n.1081, che riportiamo alla fine dell’opuscolo in allegato [pag. 50]

 

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