B. D. nr. 8750
(11. 02. 1964)
L’anima di Gesù non si incarnò mai prima della Sua umanizzazione
Gesù quale primo Raggio di luce e di amore creato
(il Signore):
Voglio rivelarvi incessantemente il Mio Amore, presentandovi una conoscenza che vi agevoli nello svelarvi come una chiara luce delle cose che prima erano nell’oscurità e affinché il vostro grado di conoscenza sia di nuovo accresciuto, e ciò significa anche, la maturazione dell’anima, poiché alla base dell’apporto della Mia Parola, ci sarà e dev’esserci sempre l’amore, perché Io non potrei rivolgerMi a voi se non fosse presente un determinato grado dell’amore, tale, quindi, da far risplendere sempre più chiara la luce della conoscenza in voi.
Continuamente vi smuovono delle domande alle quali solo Io posso rispondervi, perché solo Io conosco quei campi in cui desiderate dare uno sguardo: tutti gli elevati spiriti non caduti s’incarnano sulla Terra per percorrere anch’essi il cammino attraverso l’abisso allo scopo di raggiungere la meta più sublime, …la figliolanza di Dio! E a questo scopo devono camminare nella carne sulla Terra, incarnandosi come esseri umani e, proprio come ogni spirito originario caduto, percorrere la vita terrena. Anch’essi devono condurre lotte e …resistere a tutte le tentazioni che sono poste loro da parte del Mio avversario! Quindi devono passare ‘attraverso l’abisso’, per poi, quando vengono richiamati, ritornare a Me come figli di Dio, loro Padre dall’eternità. E ci sono in ogni tempo degli esseri di luce discesi per assistere gli uomini che, come esseri un tempo caduti, devono raggiungere il loro ritorno a Me!
L’amore di questi esseri di luce è molto forte e profondo, essendo sempre e solo servizievoli e scrupolosi nel riportarMi i Miei figli perduti, né Io glielo proibisco quando vogliono scendere giù sulla Terra per portare l’aiuto che è sempre necessario. Essi sono sempre stati degli esseri proceduti da Me, delle creature nella più sublime perfezione, irradiate dalla luce del Mio Amore che operano con la stessa volontà insieme a Me, sia nel regno spirituale che sulla Terra, quando discendono per lo scopo di una missione. Non c’è nessun essere di luce che rinunci a una tale missione: …di portare luce agli abitanti della Terra!
E tale fu anche quell’Anima che, come Uomo-Gesù, …compì sulla Terra l’Opera di redenzione! Un tale Spirito di luce, originariamente fuoriuscito da Me come Raggio di luce dell’Amore, …a Cui Io diedi una vita indipendente, questo Spirito prese su di Sé una missione del tutto particolare, perché Egli vide fin dal principio che gli esseri caduti avevano bisogno di Lui, vide fin dal principio che il primo uomo (Adamo) avrebbe fallito, …perciò volle portare l’aiuto all’umanità come “Uomo-Gesù”! Egli certamente fu anche attivo fin dal principio nella Creazione del mondo materiale, poiché la Mia volontà e la Mia Forza fluivano in tutti quegli esseri che Mi erano rimasti fedeli1, i quali operarono come esseri autonomi nell’infinito. Anche quest’Anima discese sulla Terra (la Sua anima Mi aveva già servito anche prima come Spirito di luce) e stabilì il congiungimento degli uomini con Dio, cioè venne come Spirito di luce agli uomini, ed Io stesso ho potuto esprimerMi agli uomini con la Parola …mediante quest’Anima.
Quello Spirito di luce fu quindi per Me un involucro, tuttavia non corporalmente, bensì certamente (quand’anche) contemplabile temporaneamente dagli uomini, ma non stabilmente, così che Egli non camminò sulla Terra come “Uomo”, bensì agì solo tra gli uomini ‘apparentemente’ nella stessa sostanza corporea2, e nondimeno, era e restò un Essere spirituale che spariva talvolta agli occhi di coloro cui portava l’aiuto mediante insegnamenti e risposte.
Certamente sono state anche intraprese sulla Terra delle incarnazioni terrene da parte di questi alti esseri di luce che, come inviati da Me stesso, annunciarono sempre agli uomini pure la Mia volontà3, poiché era necessario che a questi venisse dato il chiarimento del perché sono vissuti sulla Terra nella loro necessità animica e quale scopo avesse il loro cammino terreno. Nondimeno, deve essere fatta la differenza, appunto, tra un cammino terreno di un essere di luce come essere umano, e la comparsa di uno spirito di luce mediante il quale Io stesso Mi annunciavo4. Allora tale spirito di luce non era il Mio involucro esterno visibile come lo era stato l’Uomo-Gesù, bensì quello Mi serviva solo affinché la Mia parola potesse penetrare nel popolo in modo naturale, poiché Io avrei anche potuto parlare direttamente dall’alto agli uomini, …ma allora sarebbe stata la fine del loro libero arbitrio! Così Mi servii sempre di una forma esteriore che poteva essere sia un Uomo corporeo (Gesù), sia un essere spirituale (l’angelo). Il Primo, però, condusse la Sua esistenza come Uomo sulla Terra, mentre il secondo fu visibile solo temporaneamente agli uomini, perché costoro avevano urgentemente bisogno della Mia espressione5.
Perciò, quando si parlerà di una ripetuta incarnazione dell’Anima-Gesù prima della Mia umanizzazione in Lui, allora potete accettare sempre e solo un’apparizione spirituale, dove Io stesso – l’Amore – Mi volli annunciare a voi uomini, e così scelsi (per Me) un involucro spirituale per apparirvi vicino. – Al contrario, un’incarnazione fisica dell’anima-Gesù prima della Mia umanizzazione non ha avuto luogo, sebbene Io stesso potessi esprimerMi mediante la Mia parola anche attraverso un uomo (profeti), se costui era quindi disceso sulla Terra dal regno della luce. L’Anima-Gesù fu eletta per rendere possibile la Mia incarnazione sulla Terra, e quest’Anima fu veramente lo Spirito di luce più sublime che, come Figlio primogenito da Me6 – cioè proceduto dalla Mia forza e volontà e quale primo Essere creato – fu di Colui che era stato esternato dal Mio ultra grande Amore.
Io stesso, come eterno Spirito-Dio, Mi sono manifestato solo in Gesù, …in quest’Anima dalla luce più sublime, ma Essa Mi aveva già servito ancor prima come Spirito di luce, per renderMi possibile l’orazione a quegli uomini che comunque stavano anche nell’alto grado di maturità che mi permetteva di inviare loro più volte tali esseri di luce attraverso i quali Io stesso potevo parlare direttamente. Ma che infiniti esseri di luce s’incarnarono ancor prima come esseri umani, che mantennero pure il collegamento tra gli uomini e Me, che portarono loro la Mia parola, che dimorarono sulla Terra pure come ripetitori per Me, è da considerare vero, ma non deve condurre a delle presunzioni errate, perché l’Anima-Gesù fu eletta per la Mia umanizzazione, essendoSi offerta fin dal principio per quest’Opera di Misericordia, …nella conoscenza del fallimento del primo uomo.
E’ sbagliato dire che Io Mi sia incarnato come ‘Dio’, …già più volte, poiché la Mia umanizzazione in Gesù è e rimane un atto unico, che né l’umanità né il Mondo della luce può ugualmente afferrare, il cui genere, né prima né dopo, …sarà mai da ripresentare! Poiché, Gesù non fu Uno dei tanti, ma fu Colui che doveva divenire per tutti voi uomini e per tutti gli esseri del Regno della luce, il Dio visibile, Colui che Io stesso ho scelto per Me come involucro, …e che doveva rimanere visibile in eterno! E quest’Essere aveva un Rango d’eccezione, perché il Suo Amore era – come primo Spirito irradiato mediante l’Amore Mio e di Lucifero (di Sadhana) – così incommensurabilmente profondo, che Lui solo fu destinato per la Mia umanizzazione, e dunque, un percorso precedente come Uomo su questa Terra Gli fu escluso, ma ciò non esclude che anch’Egli partecipò alla Creazione del mondo materiale, perché conosceva il Mio piano di rimpatrio e adempì sempre pienamente e del tutto la Mia volontà e poté anche eseguirla come un Essere colmo di luce e forza.
Quest’Essere Mi fu così vicino, che poté aver luogo la totale fusione con Me, cosicché Lui ed Io si ‘doveva’ essere Uno, perché Io fui completamente risorto in Lui e Lui in Me, e così, questo rivelerà il mistero della Mia umanizzazione in Gesù, …non appena l’essere (cioè l’uomo rinato) avrà di nuovo raggiunto il grado di Luce tramite il quale avrà la più chiara conoscenza (di Me)! – Amen!
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1 – Per un’approfondita conoscenza della creazione degli angeli originari e della caduta del primo (Sadhana-Lucifero) e della successiva opera della redenzione per il recupero di lei e dei suoi figli, così come della manifestazione di Dio tramite la figura di un Giovinetto, vedi l’ampia spiegazione nell’estesa Opera rivelata ad Anita Wolf nel 1949-1950 “Eternità-ur in Spazio e Tempo”. In essa viene dimostrata l’essenza del Figlio-Giovinetto-Amore che altro non è – ma lo si scopre man mano nella Rivelazione di quest’Opera – che una manifestazione dello stesso Dio-Padre.
2 – L’esempio della nascita miracolosa di Gesù, o della diatriba nel Tempio a dodici anni, o della Sua sparizione quando, messo alle strette, non Lo si trovava (Gv. 10,39), ne è evidente. Un ‘corpo’ materiale sì, ma con un’essenzialità spirituale – quando necessario – al servizio della Divinità insita in Lui.
3 – Attraverso altre rivelazioni possiamo conoscere la vita di alcuni alti personaggi nella storia sulla Terra, quali esseri dall’alto incarnati o comparsi per una missione e per la loro umanizzazione. Ad esempio Mosè, Isaia, Abramo, Giobbe, Simeone, Giosuè, Zaccaria, ed altri. (vedi le opere ricevute ad A. Wolf: www.anitawolf.it )
4 – Una spiegazione su questo era già stata data tramite Franz Schumi all’inizio del 1900, riportata nel libro “Spiritismo nella Bibbia e nella Chiesa” cap. 2, attraverso cui era stato spiegato che Dio si serviva di un ‘angelo’ (Urkanus) tramite cui velare e limitare la Sua Essenza e parlare agli uomini, e in tali casi, non si trattava certo di incarnazioni, bensì di apparizioni.
5 – Un evidente esempio è quello riportato nell’Opera “Il Governo della Famiglia di Dio” in cui ai primi uomini della stirpe di Adamo, il Signore si manifestò più volte e rimase molti giorni insieme a loro, all’inizio senza rivelare la Propria identità (come: Abedam, il Povero, Asmahaele, Emanuel, l’Ospite, lo Straniero).
6 – ‘come Figlio primogenito da Me’ – ‘come primo Essere creato’ : primogenito o primo essere, da intendere insieme agli altri due, come triade, così come viene spiegato nell’opera “Il governo della Famiglia di Dio” cap. 5,12.
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