B. D. nr. 8166
(2/3. 05. 1962)
“Perché non credete Chi è che vi parla?”
(il Signore):
Il segno della Mia presenza è questo: che siete in grado di percepirMi, che vi parlo, che vi trasmetto la Mia Parola, l’irradiazione della luce dell’Amore generato da Me stesso! Voi sapete che Io ricolmo l’intero universo, ma sapete anche che sono presente nel più piccolo granellino di sabbia. E così posso anche dimorare nel cuore di colui che, come un figlio, desidera parlare con suo Padre.
E perché lo ritenete impossibile? – Perché voi stessi volete creare una così grande distanza tra Me e voi, mentre il Mio Amore vi ha fatto sorgere, e quest’Amore desidera costantemente le Sue creature. – Perché vi è incomprensibile che possiate sentire la Mia voce, che Io stesso Mi chini a parlarvi? E’ certamente comprensibile se non siete in grado di sopportare la forza svelata del Mio Amore, ma posso sempre rivolgerla a voi come lo permette quella forza del vostro stato di maturità, che vi toccherà non appena voi stessi lo volete, non appena voi stessi vi aprite all’irradiazione del Mio Amore attraverso la vostra volontà. Tuttavia, è sempre la Mia irradiazione, è sempre il flusso della forza emanata dall’eterna Fonte primordiale, che fluirà in voi.
Siete stati certamente irradiati da Me come piccolissime scintille, e siete e rimarrete eternamente le stesse; il vostro elemento originario è l’Amore, che ritornerà di nuovo nel mare di fuoco dell’eterno Amore, perché questa è la Legge dall’eternità. E anche la vostra libera volontà non ha potuto dissolvere il legame tra Me e voi, avendo solo fatto in modo che la forza del Mio Amore diventasse meno efficace in voi, che non riuscisse a irradiarvi con la stessa forza della luce emanata da Me, ma vi tocca comunque, perché altrimenti non avreste più potuto sussistere.
Perciò il legame esiste da sempre ed esisterà per sempre! Anche se la vostra volontà riduce l’effetto dell’irradiazione del Mio Amore, comunque, non potrete mai indurMi a limitare le Mie irradiazioni, né potrete dire che Io stesso Mi tengo lontano da voi. Questa supposizione è errata, perché non siete in grado di misurare la profondità del Mio Amore che è, e sarà eternamente per voi. Quindi Io stesso Mi avvicino a voi così tanto, solo quanto voi lo permettete.
Se voi stessi vi tenete ancora lontani da Me, allora non avrete nemmeno il desiderio di ascoltarMi. Allora per voi è indifferente se sono Io, e dove sono; se invece voi stessi cercate di avvicinarvi a Me, allora riducete la distanza da Me. E se desiderate il Mio dialogo, allora voi stessi Mi permettete di essere presente in voi, perché allora l’amore è già in voi e, nell’amore, …vi unite a Me! Il vostro desiderio per il dialogo con Me apre il vostro cuore a Me, e l’irradiazione del Mio Amore è di nuovo possibile come in principio.
«Chi rimane nell’amore, rimane in Me ed Io in lui» (Gv. 15,5-11). Solo a seconda del grado in cui l’amore divampa in voi, si determina anche l’effetto della forza dell’irradiazione del Mio Amore, così che potete certamente dire che perireste, se il flusso del Mio Amore fluisse attraverso di voi con tutta la forza, perché, come esseri umani, non siete ancora capaci di accogliere quell’Amore che percepivate all’origine, quando eravate ancora beati nel regno degli spiriti. Tuttavia, Io sono presente a voi, perché non sono solo il vostro Dio e Creatore, ma il Padre vostro, e come Padre sarò sempre vicino a Mio figlio, ed è il Padre che parla a Suo figlio quando esso desidera il dialogo con Lui.
(03. 05. 1962)
Io per voi resterò per sempre certamente irraggiungibile, e sarò anche eternamente insondabile, perché sono il Centro originario, e voi siete scintille di luce irradiate da Me, che perciò non potevate nemmeno contemplare l’Essere dal Quale siete defluite. Infatti, Io sono eternamente lo Spirito più perfetto nell’infinito, del Quale nessun essere creato può farsene un concetto, e tuttavia, questo non M’impedisce di avvicinarMi con la forza della luce e dell’amore a ogni singolo essere che lo può sopportare, e non potrete mai dire che Io non sia Quello stesso, ad unirMi ai Miei figli, e che non sia presente a loro.
Invece, la Mia presenza è innegabile, non appena Mi rivolgo al figlio, perché è la forza dell’amore che ora ricolma il cuore di colui che Mi ascolta, e perché la ‘forza dell’amore’ è il Mio Essere originario, essendo Io stesso ‘Amore’. La misura della forza dell’amore che può fluire in un uomo, determina anche il grado di divinizzazione che l’uomo può certamente raggiungere sulla Terra, come l’ha anche raggiunto l’Uomo-Gesù, che però è raggiunto solo di rado, perché pochi uomini sono capaci di un amore tale, da poter abbandonare la vita terrena completamente spiritualizzati.
Una tale divinizzazione significa sempre la più stretta unione con Me, quindi la presenza dell’eterna Divinità, lo Spirito più alto dell’infinito, poiché Io sono e rimango un Dio dell’Amore, e l’Amore cercherà di unirSi sempre con ciò che è proceduto da Lui come prodotto. Io tenderò sempre alla riunificazione con gli esseri creati da Me, perché questa è la meta del processo della creazione: operare e creare nell’intima unione con i prodotti del Mio Amore! E un giorno raggiungerò anche questa meta, …perché il Mio Amore è eternamente immutabile! – Amen!
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