B. D. nr. 8123

(12. 03. 1962)

 

La morte è stata vinta da Gesù, che insieme a Dio è ‘Uno’

 

(da uno spirito-guida):

Prendete la via verso la croce, e non dovrete più temere nessuna morte, poiché risorgerete e vivrete in eterno! Gesù Cristo è il vostro Redentore dal peccato e dalla morte. Egli è il Salvatore che vi solleva dalle tenebre, è Lui che si è posto davanti all’avversario nella lotta e lo ha vinto! E quindi, Lui ha anche vinto la morte, che costui ha portato nel mondo. Gesù ha percorso la Via Crucis per voi e per i vostri peccati, e non appena portate davanti alla croce la vostra colpa del peccato, apparterrete a coloro per i quali Lui ha versato il Suo sangue, a coloro per i quali Egli è morto sulla croce per estinguere la vostra colpa dei peccati.

Tuttavia, dovete essere volenterosi a lasciarvi redimere, dovete riconoscere Lui come il Redentore, che è diventato l’involucro dell’eterno Spirito di Dio, essendosi unito a Dio, e quindi, con la forza di Dio ha compiuto l’Opera di redenzione, perché la ‘Forza di Dio’ è l’Amore. L’Uomo-Gesù era colmo d’Amore, cioè colmo del divino Spirito dell’Amore, e attraverso l’Amore Egli si è fuso con l’eterno Amore stesso, e quindi, Egli era ‘Uno’ con Dio, ovvero: l’eterna Divinità stessa si è manifestata in Gesù, Lo ha colmato completamente, e ha avuto luogo la divinizzazione dell’Anima di Gesù, la totale unione con lo Spirito del Padre1 dall’eternità, il Quale in Sé è Amore! Quindi, Dio stesso ha compiuto l’Opera di redenzione in Gesù.

Dio stesso ha estinto l’incommensurabile colpa degli uomini, e ciascuno può diventare libero dalla propria colpa se si confessa per Lui in Gesù, se riconosce Gesù come il divin Redentore, nel Quale Dio stesso si è manifestato, perché Egli, la Cui sostanza originaria è Amore, ha colmato completamente l’Uomo-Gesù, quindi Dio è diventato Uomo, e Gesù è diventato Dio, perché Gesù si è fuso con l’eterno Amore, e Gesù e l’eterno Amore erano (e sono) ‘Uno’.

Perciò la via verso Dio, il ritorno nella Casa del Padre, è garantita solo attraverso la croce. L’uomo deve portare la sua colpa sotto la croce, deve pregare il divino Amore in Gesù per il perdono, per l’estinzione della sua colpa, e in verità, gli sarà aperta la via verso il Padre, e risorgerà alla vita. Infatti, la morte è la conseguenza del peccato, ed è stata vinta da Gesù Cristo, da Dio stesso, cosicché l’anima dell’uomo raggiunga la vita eterna e non la perda giammai.

L’uomo non può espiare da se stesso la colpa originaria dell’antica apostasia da Dio, perché è incatenato da colui che ha portato la morte nel mondo, e sta ancora sotto il potere dell’avversario di Dio, essendo lui stesso caduto nell’abisso più profondo, ed essendo con lui precipitati innumerevoli esseri che lo hanno comunque seguito liberamente, e che non hanno più nessuna forza per liberarsi da lui, di nuovo nella libera volontà. Per questi esseri, Gesù Cristo ha riconquistato la forza sulla croce; per questi ha dato la Sua vita, affinché fosse rafforzata la loro volontà.

Egli ha pagato il prezzo del riscatto attraverso la Sua morte sulla croce, affinché l’avversario non possa più incatenare nessun essere che cerchi di sfuggire al suo potere quando prende la via verso la croce. Un’invocazione a Gesù Cristo è sufficiente affinché Egli si ponga tra l’uomo e l’avversario, e dia la forza a tutti coloro che prendono la via verso l’alto, verso il regno dov’è la vera Patria. Infatti, ora il regno della luce è aperto, e alle sue Porte sta Gesù Cristo stesso, che riceve chiunque voglia solo giungere a Lui per chiederGli il perdono di tutta la colpa, perché Gesù stesso disse da Sé, che ‘vivrà ognuno che crede in Lui’ [Gv. 11,25].

Chi farà così, non gusterà la morte, non dovrà più temerla, perché Gesù ha vinto la morte e darà la vita (spirituale) ad ognuno che desideri solo Lui e che cerchi di liberarsi dal Suo nemico. Senza di Lui non c’è nessuna redenzione! Senza Gesù Cristo non c’è nessun perdono del peccato! Senza Gesù Cristo, l’uomo rimarrà oppresso dalla sua colpa originaria e non troverà mai e poi mai l’entrata nel regno della luce, perché l’avversario di Dio non lo lascerà libero, avendo ancora il potere su di lui, perché lui lo ha seguito una volta liberamente nell’abisso.

Perciò nessuno deve ignorare la croce, nessuno deve passare oltre alla croce, ma ciascuno deve portare la sua colpa sotto la croce e consegnarla a Colui che è morto a causa della colpa dei peccati dell’umanità, a Colui che ha preso su di Sé tutte le sofferenze e i tormenti dell’Opera di redenzione, per agevolare agli uomini la via verso il Padre, dal Quale una volta si separarono nella libera volontà, cadendo nell’abisso. Tutti quelli che invocheranno Gesù per la compassione, troveranno la redenzione, perché in Gesù c’era ‘l’Amore’, e l’Amore perdona ogni colpa. L’Amore dà la vita a tutti coloro che riconoscono Gesù Cristo come Figlio di Dio e Redentore del mondo, …perché in Gesù era l’Amore stesso! – Amen!

 

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1 – ‘l’unione con Me’ : la necessità dell’unione del ‘figlio’ con il Padre è una necessità imprescindibile, richiesta dall’origine della creatura/essere, sia per gli angeli non caduti, sia per gli spiriti originari che si allontanarono volontariamente da Dio e che devono ritornare a Lui [vedi il fascicolo n. 260 “L’unione del figlio col Padre”]

 

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