B. D. nr. 7988

(9. 09. 1961)

 

L’uomo deve aiutare lo spirituale relegato, affinché serva al suo scopo

 

(da uno spirito-guida):

Prendetevi cura anche voi degli esseri spirituali caduti, cercando di esercitare un buon effetto benefico su tutto ciò che vi circonda, afferrando tutto con il vostro amore, siano questi uomini o animali, oppure anche il mondo vegetale. Considerate qualsiasi opera della Creazione come portatrice dello spirituale caduto che nella Legge dell’obbligo tende verso l’alto, e aiutatelo ad adempiere il compito che rende possibile la maturazione allo spirituale relegato in esso. Potete credere che esso percepisce il vostro amore e vi reagisce anche, cedendo nella sua resistenza e servendo volontariamente, perché lo spirituale può essere toccato solo da altro spirituale, finché non vivrà sulla Terra come un essere auto consapevole.

Non appena date allo spirituale la possibilità di servire, non appena tutte le opere della Creazione fino alla dura materia possono adempiere il loro scopo attraverso la vostra volontà, viene abbreviato il loro tempo, e lo spirituale legatovi giunge più rapidamente alla dissoluzione del suo involucro materiale e può rimodellarsi, il che significa, per esso, sempre un passo in avanti nello sviluppo verso l’alto. E voi dovete assisterlo amorevolmente, cioè, riconoscere sempre i suoi servizi ed essere grati per qualsiasi aiuto che voi stessi sperimentate attraverso tutte le creazioni.

Tutto ciò che vi serve per la vita quotidiana, adempie lo scopo previsto, perché non esiste nessuna opera creata che non abbia un senso e uno scopo, perfino quando voi non riconoscete questo scopo. E se il vostro essere irradia amore, anche questo spirituale intorno a voi percepisce quest’irradiazione, ma spesso richiede la vostra volontà per potervi servire. E così voi stessi potete essergli d’impedimento nel suo sviluppo, quando accumulate creazioni materiali, quando raccogliete ricchezze che rimangono a giacere inutilizzate e per lungo tempo non giungono allo scopo previsto, quando poi prolungate il percorso di sviluppo dello spirituale in quelle Creazioni, ostacolandolo nel servire.

Allora voi stessi dimostrate di essere ancora molto attaccati alla materia, e questo è anche un segno di un minimo grado d’amore, se amate il mondo e i suoi beni e perciò raccogliete tesori e prolungate inconsapevolmente i loro tormenti, perché così per lungo tempo non possono diventare liberi dalla loro forma per vivificarne una nuova. Se invece in voi c’è l’amore, allora anche i vostri pensieri saranno giusti, darete, e non accumulerete, e indurrete al servizio tutto ciò che vi circonda, e irradierete una vera benedizione.

E non appena voi stessi create con le vostre mani, quando vi attivate in modo creativo, dissolvendo la materia e trasformandola in nuove creazioni, contribuirete voi stessi alla dissoluzione dello spirituale legato in esse, perché allora vi creerete delle cose che vi servono, e ogni cambiamento di una forma esteriore è un progresso verso l’alto; tuttavia, devono spingervi dei buoni motivi per un tale cambiamento e trasformazione della materia.

Dovete assegnare sempre una funzione servente alle cose che create, e più urgentemente avete bisogno di tali cose, più rapidamente procederà verso l’alto lo spirituale legato in esse, anche se allora passerà un tempo ancora molto lungo finché il processo di maturazione non avrà procurato allo spirituale quel grado che gli consenta di svilupparsi come essere vivente, fino al livello dell’uomo, e che infine, possa servire nella libera volontà.

È l’amore che stimolerà tutto all’attività, e l’amore agirà sempre e solo favorevolmente su tutto lo spirituale ancora legato. Per questo, un uomo che vive nell’amore darà al suo prossimo irradiazioni estremamente buone, e l’amore avrà sempre un effetto salvifico, perfino, se voi non siete in grado né di osservarlo né di comprenderlo. Voi uomini nella vita terrena dovete servire nell’amore liberamente, e anche lo spirituale intorno a voi vi servirà, cedendo nella sua resistenza e tendendo anche inconsciamente alla libertà! – Amen!

 

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