B. D. nr. 7807

(25. 01. 1961)

 

“La necessità della Mia venuta fu al tempo della massima incomprensione della Mia essenza”

 

(parla il Padre):

Non dovete mai dubitare del Mio Amore, poiché non soltanto Io sono il vostro Dio e Creatore, ma vostro Padre, dal cui Amore siete proceduti. E il Mio Essere primordiale è ‘Amore’, che non può mai mutare, che non diminuirà mai, e che quindi deve solo essere riconosciuto per essere ricambiato. Il fatto che siate molto più inclini a non riconoscerMi nel Mio Amore, che Mi consideriate come un Dio dell’ira che giudicherebbe ingiustamente e senza pietà le Sue creature, quando fossero diventate empie di fronte a Lui, questa è la conseguenza del vostro peccato di ribellione di una volta contro di Me.

Quando voi stessi vi invertiste nella vostra natura, che era puro amore, non foste più in grado di riconoscerMi, perché tutti i vostri pensieri furono orientati all’errore. Voi deviaste dalla verità, non poteste più afferrare nulla in modo giusto, e il Mio avversario fece in modo che quest’oscuramento in voi diventasse sempre più profondo, combattendo contro qualsiasi verità, perché era nel suo piano spingervi nella completa ignoranza su di Me, per impedire il vostro ritorno a Me, per spodestarMi, sul cui trono lui stesso si era issato, apostatando per primo da Me.

Finché non vi libererete da questo peccato originario, per voi sarà impossibile riconoscere correttamente Me e la Mia essenza, e perciò, anche come esseri umani siete caduti in peccati sempre maggiori, vi siete innalzati contro di Me, avete peccato contro i vostri simili e, attraverso tutte queste colpe, voi stessi vi siete procurati una condizione nella quale siete stati sempre più dipendenti dal Mio avversario, che vi ha dominato, spingendovi sempre di più alla caduta.

Il Mio Amore non ha più potuto sostenervi, perché siete diventati del tutto inaccessibili a questo, e dunque, ho potuto darvi solo delle ulteriori Leggi da parte della ‘Divinità onnipotente’, affinché la vostra sussistenza su questa Terra fosse, di fatto, assicurata, poiché il Mio avversario voleva distruggerMi, credeva di poterMi strappare il Potere. Queste Leggi esigevano da voi, sempre e solo il riconoscimento di un Potere al di sopra di voi, perché, in conseguenza del vostro peccato, non eravate più in grado di riconoscere ed ammettere ‘l’Amore’.

A questo Potere non vollero piegarsi quegli uomini i cui cuori erano particolarmente induriti, perché li influenzava colui al quale si erano sottomessi e che riconoscevano come ‘il loro signore’. In costoro era esclusa la Mia Volontà, per loro non esisteva nessuna possibilità che il loro Dio, il Creatore, si facesse sentire, perché appartenevano interamente al Mio avversario. E furono solo i figli d’Israele ad avere ancora, un concetto di Me come ‘Dio e Creatore’, di Cui riconoscevano la Potenza, e che temevano, per cui li ho sempre guidati e liberati, quando cadevano nel potere di altri e M’invocavano nella loro afflizione.

Tuttavia, nemmeno loro Mi riconobbero come un Dio dell’Amore, come Padre, perché il loro spirito era oscurato in seguito all’antico peccato di apostasia, e questa grande colpa di quel peccato doveva essere estinta, prima che Io potessi portare loro la luce, nella quale Mi riconoscessero anche come ‘il loro Padre’. E in quel popolo feci sorgere dei profeti, così che fossero spinti dal Mio Spirito. Questi profeti avrebbero dovuto dire, tramite la loro bocca, ciò che Io volevo esprimere agli uomini, per questo non era la propria luce che risplendeva in loro, e tuttavia, la loro azione avrebbe potuto procurare un cambiamento della mentalità, in modo che gli uomini cercassero il loro Dio e Creatore, ed Io Mi facessi trovare da coloro che erano di buona volontà.

Da allora gli uomini poterono riconoscerMi come ‘Amore’! Dunque, solo dopo la Mia morte sulla croce, dopo l’Opera di redenzione di Gesù Cristo, il che significava l’estinzione della loro colpa originaria, la luce avrebbe fatto irruzione anche in coloro che vivevano l’amore, poiché ora, per questo, sarebbe giunta loro la forza dalla grazia dell’Opera di redenzione. E allora avrebbero riconosciuto anche la Mia vera essenza, che in Sé è Amore, Sapienza e Potenza. Allora essi stessi sarebbero stati irradiati dalla Luce della conoscenza, e per loro sarebbe stato possibile distinguere la verità dall’errore, che s’insinuerà sempre, …là dove l’oscurità dello spirito è inconfondibile! – Amen!

 

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