B. D. nr. 7399
(27. 08. 1959)
“Voi foste creati perfetti, ma non Mi accontentai: vi volli simili a Me!”
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(il Signore):
In principio eravate degli esseri liberi, pieni di luce e forza, e potevate creare e operare nella beatitudine più inimmaginabile, e lo facevate secondo la Mia Volontà. In principio eravate delle immagini divine, create in tutta la perfezione, che vi contrassegnava proprio come esseri simili a Dio, e vi preparava la più sublime beatitudine. Questo stato non era merito vostro, ma era causato dalla Creazione, perché da Me non poteva sorgere nulla d’imperfetto, e ogni essere creato corrispondeva all’Essere dall’eternità che l’aveva esternato nell’universo, e poiché ero Io il Creatore di tutte queste entità, allora quelle creature potevano essere solo degli esseri formati nella più sublime perfezione, corrispondenti alla Mia natura dall’eternità.
Tuttavia, non Mi era sufficiente questa Creazione, non Mi bastava avere degli esseri che fossero così come li avevo creati, bensì, desideravo degli esseri intorno a Me che fossero simili a Me, e che avessero compiuto da se stessi questa formazione. Questo suonerà incomprensibile a coloro che non approfondiscono le cause dell’intera Creazione, e che non hanno ancora riflettuto a ciò che c’è alla base dell’intero Atto della Creazione, mentre è comprensibile solo agli uomini spiritualmente risvegliati, ai quali possono essere spiegati tutti i collegamenti.
Un essere creato perfetto non avrebbe potuto fare altro che agire bene, finché fosse attivo solo nella Mia Volontà; quindi, avrebbe ricevuto i suoi pensieri da Me e avrebbe dovuto solo elaborarli così com’era la Mia Volontà. Un simile essere era, e rimaneva, pur solo una ‘Mia creatura’, ma che, nonostante la sua perfezione, non Mi bastava! Nondimeno, Io avevo equipaggiato tutti gli esseri con la libera volontà, perché anche questa faceva assolutamente parte della perfezione di un essere, e questa libera volontà doveva aiutarMi a completare l’Opera che Io avevo iniziato, che però doveva essere continuata dagli esseri stessi, per far sorgere dalle ‘creature’, dei ‘figli’ che avrebbero dovuto creare e operare con Me e accanto a Me nella più sublime beatitudine.
Alla libera volontà non erano stati posti limiti, né verso l’alto, né verso il basso. E ora questa libera volontà doveva affermarsi; la creatura che avrebbe potuto allontanarsi da Me, doveva rimanere presso di Me nella libera volontà, e così dimostrare la sua divinità. Gli esseri potevano farlo perché stavano nella luce più splendente, e certamente Mi riconoscevano come il loro Dio e Creatore, ma c’era ancora un’altra meta davanti ai loro occhi, una meta che potevano contemplare in contrasto a Me, essendo per loro un Dio invisibile che anch’essi volevano vedere. Lo spirito angelico visibile era Lucifero, la prima opera della Creazione proceduta da Me, che risplendeva in tutta la bellezza e, per gli esseri, egli restava visibile proprio in questa bellezza.
Anche lui doveva assolvere la prova della libera volontà, doveva dimostrare la sua divinità, subordinando la sua libera volontà alla Mia, orientandola nel Mio eterno Ordine, come corrispondeva al suo essere divino. Invece lui orientò erroneamente la sua volontà, e poté farlo grazie alla sua libertà; ed Io non gli imposi nessuna barriera, quando distolse la sua volontà da Me e diventò per Me stesso il polo opposto. Io non lo ostacolai quando, in questo senso, influenzò tutti gli altri esseri, e lasciai anche a loro la pienissima libertà di decidersi, se per Me o per lui. Infatti, solo questa decisione avrebbe potuto determinare la sorte degli esseri che erano scaturiti dal Mio Amore e dei quali il Mio Amore voleva farne i ‘Miei figli’, il che, però, era, e restava l’opera degli stessi esseri.
Io lasciai la pienissima libertà della decisione a tutti gli esseri da Me creati, e solo una piccola parte superò questa prova di volontà e rimase con Me, mentre la maggior parte seguì Lucifero; per questo precipitarono nell’abisso, cioè persero la luce, la forza e la libertà, che essi potranno riconquistare solo dopo un tempo infinitamente lungo, per poi restare con Me, dopo, come ‘figli’, nella più sublime beatitudine nella quale si saranno formati da se stessi nella libera volontà, com’era il Mio Piano durante la loro creazione. E perciò non riposerò, …finché un giorno non raggiungerò la Mia Meta! – Amen!
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