B. D. nr. 7320
(29. 03. 1959)
“Solo coloro che avevano la vista spirituale poterono vederMi dopo la resurrezione!”
(il Signore):
«Rallegratevi, perché il Signore è risorto dai morti!» [Mt. 28,6]. Così risuonò nel regno degli spiriti, come anche presso i Miei ai quali apparvi il terzo giorno, quando lasciai la tomba e Mi mostrai ai Miei discepoli. Nei loro cuori era entrata una grande tristezza perché avevano perduto ciò che a quel tempo era stato tutto il loro fondamento, quando camminavano con Me sulla Terra. Loro Mi avevano perduto in eterno alla morte, come credevano, anche se già prima erano stati avvisati su questo. I discepoli erano ancora legati alle cose materiali, e la realtà del mondo li aveva disincantati, quindi erano attanagliati da paura e sconforto a tal punto, che ho voluto confortarli e fortificarli, e perciò sono apparso a loro dopo la Mia resurrezione.
Io avevo dato loro l’incarico di uscire nel mondo e annunciarMi, cioè, di diffondere il Mio divino insegnamento dell’Amore e annunciare all’umanità l’Opera di redenzione che avevo compiuto per tutti gli uomini, ma per eseguire questa missione era necessario che fossero pienamente convinti della verità di ciò che dovevano annunciare. Perciò, insieme all’Opera redentiva c’era anche la Mia resurrezione, che innanzitutto coronava l’Opera di redenzione, perché gli uomini dovevano sapere che Io avevo vinto la morte, che in eterno non dovrà più esistere nessuna morte per colui che Mi segue, che vuol giungere alla benedizione della Mia Opera di redenzione, e quindi, che conduce una vita come l’ho condotta Io sulla Terra. Chi fa questo, non deve temere nessuna morte, perché Io ho vinto la morte, e quindi anche colui che l’ha portata nel mondo.
Perciò la Mia resurrezione si è svolta in modo visibile davanti agli uomini, cioè, Io sono potuto apparire visibilmente solo a quelli il cui grado di maturità permetteva loro di poter contemplare lo spirituale, perché il Mio corpo era spirituale, non era più il corpo di carne, e perciò poteva essere visibile solo quelli che possedevano già la vista spirituale, e ai quali Io avevo già annunciato la Mia resurrezione.
Che la Mia tomba fosse vuota, stupì anche gli altri uomini, ma essi cercarono altre spiegazioni, eccetto quella che Io fossi risorto dai morti. Per questo insegnamento è richiesta proprio una certa ‘fede’, che tutti gli uomini possono anche conquistare quando vengono liberamente sotto la Mia croce, se vogliono far parte di coloro per i quali Io ho patito la morte più amara su di essa. La fede in Me e nella Mia Opera di redenzione include allo stesso tempo anche la fede nella Mia resurrezione, perché un’anima salvata mediante il Mio sangue ha in sé già la certezza di una vita indistruttibile.
I discepoli non erano ancora colmi del Mio Spirito, in loro era ancora buio dopo la Mia crocifissione, perché la paura in loro, che era umana, non permetteva loro nessuna luce. E a loro Io venni in aiuto mediante la Mia visibile apparizione, che li convinse in modo potentissimo e li fece diventare lieti e beati, tanto che da quel momento la loro missione sembrò loro facilmente eseguibile, e vollero applicarsi con forza accresciuta per l’annuncio dei Miei insegnamenti e della Mia morte sulla croce, oltre anche alla Mia resurrezione.
Nei giorni dopo la resurrezione potei fornire subito della forza ai Miei discepoli (Pentecoste), perché oramai era avvenuta anche la redenzione delle loro anime, ed essi potevano già rendersi liberi da colui che fino allora era stato il loro padrone, sicché da allora, senza timore, intrapresero la loro funzione di annunciatori, sapendo di non poter morire mai più, o morire solo fisicamente, ma che avrebbero continuato a vivere nel Mio regno. Così, anche per loro, la morte perse la sua minaccia.
L’Atto della resurrezione fu, in un certo qual modo, un aiuto per i Miei, che Io avevo lasciato nel più grande bisogno dell’anima, perché la loro fede non aveva ancora la fermezza necessaria per il loro incarico di portare la Mia Parola fuori nel mondo, e poiché dovevano parlare al posto Mio, per questo, dovevano avere anche una fede convinta, che presupponesse la loro completa redenzione. Perciò in seguito essa fu presente inconfutabilmente anche in tutti i Miei discepoli, in modo che potessero diventare veramente dei fedeli diffusori dei Miei insegnamenti, quando iniziarono la loro missione. – Amen!
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