B. D. nr. 7319

(28. 03. 1959)

 

“Beato chi può comprendere il Mio sacrificio sulla croce, già sulla Terra!”

(il Sabato santo)

(il Signore):

Anche se prendete conoscenza della Mia Opera di redenzione, dell’Opera di misericordia che ho compiuto per voi, non siete in grado di afferrarla in tutta la sua profondità e importanza, perché la vostra imperfezione oscura ancora il vostro spirito e lascia guizzare solo dei singoli raggi di luce, così da scambiare l’oscurità con una luce crepuscolare quando v’immedesimate in questa così grande Opera di misericordia, guardando profondamente nell’interiore e osservando le singole fasi del Mio percorso verso la croce, le Mie sofferenze e la morte sulla croce, e accompagnandoMi in questo cammino nel profondo amore del vostro cuore.

Allora potrete presagire anche solo a tratti qualcosa del Mio incommensurabile Amore per voi, che Mi ha fatto portare quel Sacrificio, e ne prenderete parte quando la vostra anima s’immedesimerà e cercherà di comprendere qualcosa di ciò che è ancora incomprensibile per voi come esseri umani. “Io ho versato il Mio sangue per voi!”. Parole, queste, che vengono lette così alla leggera, e non le afferrate davvero nella loro profondità. Con “il Mio sangue”, con la Mia vita, ho riscattato la vostra vita che avevate perduto per il Mio avversario, ed ho pagato davvero il prezzo di riscatto più alto che ‘un Uomo’ potesse essere in grado di pagare, perché ‘l’Amore’1 ha immesso per questo una tale forza in Me, da colmarMi in misura così alta fino all’ora della morte, e ho sofferto pazientemente tutti i dolori, ho preso su di Me le sofferenze più amare, per restituire a voi uomini la vita che avevate perduto.

Io sono morto per voi perché questa morte ve la siete meritata voi stessi attraverso il vostro antico peccato a causa dell’allontanamento da Dio, cioè stavate in mezzo alla morte, vi mancava la vita per la quale eravate stati creati. E perciò vi mancava anche la beatitudine, poiché solo ‘la vera vita’ vi dà la beatitudine. Ed Io volevo restituirvi questa beatitudine. Per questo volevo riscattarvi la vita con il Sacrificio più grande di cui fosse capace solo un Uomo colmo d’amore.

Questo Sacrificio fu per Me incommensurabilmente difficile, perché il Mio corpo umano non era di altro genere che quello di ogni altro uomo, mentre il peso della croce era così grave, che ho potuto portarlo unicamente con l’impiego di tutta la forza e di tutto l’amore, e l’ho portato per voi, Miei fratelli caduti. Questo peso non può essere descritto a parole, e neppure con l’intelletto dell’uomo si può afferrare l’entità di quel Sacrificio. Solo un cuore colmo d’amore può immedesimarvisi, e questo cuore soffrirà allo stesso modo e percorrerà il cammino verso la croce con Me, e Mi renderà immensamente felice, perché un tale cuore è un sacrificio riscattato al Mio avversario, e da quel momento Mi apparterrà in eterno, perché per Me è davvero un’immensa gioia sapere che il Mio sacrificio della croce non è stato portato invano per tali anime che Mi amano e che si sforzano di seguirMi.

A queste anime splenderà una piccola luce, esse usciranno dall’oscurità spirituale e passeranno attraverso il primo grado della conoscenza, anche se la Mia Opera di redenzione nel suo intero significato diverrà loro evidente solo nel regno spirituale, pur gettando già in avanti i suoi raggi di luce. Beato colui che potrà già muoversi in questi raggi finché dimora ancora sulla Terra! Beato colui che farà parte dei redenti, …e che è diventato ‘Mio figlio’ attraverso la Mia morte sulla croce! – Amen!

 

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1 – ‘l’Amore’: comprendere l’essenza di Gesù è un cammino di conoscenza infinito che potrà essere concluso solo alla fine del ‘sesto Giorno della Creazione’, quando, dopo eternità, tutti i figli saranno redenti. Qui solo un cenno, per indicare che il nome spirituale di Gesù era ‘Amore’, perciò, Egli era il Rappresentante visibile ‘dell’amore’ della Divinità, in un certo senso, così come Lucifero, era – sarebbe dovuto essere – il rappresentante della ‘luce’ della Divinità. [n.d.r.]

 

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