B. D. nr. 7015

(12. 01. 1958)

 

Il Piano della divinizzazione di tutta la Creazione resterà per sempre

 

(il Signore):

Tutto è Mio, tutto il mondo creato è Mio, l’universo intero è Mio! Mia è l'intera schiera di spiriti creati, Miei sono tutti gli esseri nel regno della luce, anche quelli nell'abisso, anche tutti gli abitanti degli incalcolabili corpi celesti! Mio è tutto ciò che esiste, non importa che sia perfetto o imperfetto, perché tutto è proceduto da Me, e tutto ha la forza del Mio Amore come elemento di base, e perciò è indissolubilmente unito a Me! Tutto è Mia proprietà!

Che ora, nella Mia proprietà, un ‘essere’ si arroghi dello stesso diritto di possesso, in un certo senso è ben motivato, ma quel tale essere ha dimenticato che tutte le Creazioni sono procedute da una sola Fonte della forza, e che quindi, il diritto di proprietà esiste solo nella sua immaginazione, idea che si annulla subito quando l’essere in questione arriva da sé a rendersi conto da quale Potenza e Forza  è sorto.

Tuttavia, finché a quest'ultimo manca una tale conoscenza, ciò rafforza proprio quell'essere che nella sua immaginazione crede di possedere qualcosa, che in fondo, però, è Mio! E proprio la mancanza o il rifiuto di questa conoscenza è un segno d’imperfezione, è un segno di un'infinita lontananza da Me, il cui grado, ogni essere creato da Me può determinarlo da sé, una mancanza che poi ha confuso il pensare degli altri esseri, per cui, anche loro hanno perduto ogni conoscenza.

Dunque, finché Io stesso non sarò riconosciuto come “Signore”, finché gli esseri da se stessi non riconosceranno in Me il loro Dio, il Creatore, loro Padre, resteranno ancora nel grado dell'imperfezione, e quindi, resteranno fermi nel riconoscere quell'essere come ‘signore’, colui che cerca di negarMi il Potere e la Forza fin dall'eternità, essendo caduto nella totale cecità verso di Me! A Me basterebbe un solo pensiero per lasciar scomparire ciò che la Mia Volontà e la Mia Forza ha chiamato in vita, e allora quell'avversario sarebbe distrutto da Me; ma, nel contempo, tutte le Creazioni cesserebbero di esistere.

Una cosa del genere non è nella Mia Volontà, perché, piuttosto, Io ho una grande Gioia quando ciò che si tiene ancora infinitamente lontano da Me si avvicina nuovamente a Me, passo dopo passo, se solo la sua cecità fa posto a una leggera luce crepuscolare, che poi comincia a splendere sempre più chiara, e in questa chiara luce il Mio Essere si rivela a quegli esseri, quando Mi riconoscono e poi imparano anche ad amarMi, e tendono desiderosi le loro braccia verso di Me, invocando il loro Padre e ricordandosi di nuovo che esiste un solo Potere, da Colui che è l'Origine di tutto ciò che esiste.

Questo ritorno da Me, Mi prepara una beatitudine inimmaginabile, perché il Mio possesso non Mi può essere tolto, e solo il riconoscimento di appartenere a Me, beatifica certamente sia l'essere sia Me in una misura, di cui a voi manca qualunque concetto. Inoltre, Io so anche, che nulla andrà perduto in eterno, che il Mio possesso non diminuirà mai, e che anche colui che il Mio infinito Amore ha fatto sorgere per primo, un Giorno Mi apparterrà di nuovo completamente, anche se dopo tempi infiniti di allontanamento interiore da Me.

Infatti, ciò che crede di possedere, non lo conserverà, ma si rivolgerà liberamente a Me, e dovrà riconoscere sempre di più, che il suo potere esiste solo nella sua immaginazione, benché possa adoperarlo verso coloro che gli sono ancora succubi, i quali non lo rimarranno in eterno! E questo, lui non potrà impedirlo. E allora, un Giorno dovrà ammettere la sua impotenza.

Che Io lo lasci per tempi infiniti nella sua cecità, e che nemmeno trasmetta agli esseri a lui succubi, per costrizione, questa conoscenza di vedere in Me il loro Signore, non è per nulla da considerare un segno di minor Potere da parte Mia, poiché ciò corrisponde solamente al Mio Piano per formare, da ‘creature’, dei ‘figli’, per superare l'Atto della Creazione, ancora attraverso la divinizzazione del creato, perché i Miei esseri perfetti devono agire senza limiti, e la forza del Mio Amore non ammette nessuna limitazione!

Perciò, Mi serve nuovamente ogni essere, e anche ‘il caduto’ contribuisce alla più alta felicità, che raggiungerà, perché il Mio Amore, Sapienza e Potenza, …non cesseranno mai di preparare una tale felicità a tutto ciò che è creato! – Amen!

 

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