B. D. nr. 6727

(3. 01. 1957)

 

Diversa materia, diverso lo spirituale in essa, secondo il grado della disponibilità a servire

 

(da uno spirito-guida):

La liberazione dello spirituale nella materia richiede un tempo infinitamente lungo, se con ciò è da intendere l’intero percorso di sviluppo, cioè il percorso attraverso le Creazioni della Terra fino all’incorporazione come uomo. La dura materia trattiene lo spirituale veramente a lungo, mentre gli involucri molto più cedevoli lo liberano velocemente nel mondo vegetale e animale, affinché possa rivestire la forma esteriore successiva, perché l’esistenza di piante e animali non è di durata così lunga, come lo può costatare l’uomo stesso, giacché può seguire il continuo divenire e svanire nel mondo vegetale e animale. E se lo spirituale ha potuto rivestire una volta tali creazioni, allora non ci vuole più troppo tempo fino all’ultima incorporazione come uomo.

È la dura materia che a volte può sussistere per un tempo inimmaginabilmente lungo, senza sperimentare una dissoluzione, e che perciò viene assegnato allo spirituale ancora del tutto ribelle come dimora, affinché in questa possa rinunciare alla sua ribellione. Questo spirituale non è ancora consapevole di se stesso, ma percepisce i tormenti della sua relegazione e cerca di spezzare le sue catene, cosa che gli riesce sempre e solo quando è la Volontà di Dio, quando Egli considera sia giunto il momento giusto. Allora la più dura materia può spezzarsi, ma ciò non significa libertà per lo spirituale, bensì, solo un cambiamento delle sue catene e, allo stesso tempo, un compito di servizio di questa materia.

Allora comincia già la via del servire nella Legge dell’obbligo, non appena alla dura materia è assegnata uno scopo, non appena essa viene usata per servire uno scopo specifico, e questo può durare delle eternità, finché tali involucri si dissolvano. Eppure, lo spirituale in ogni materia diventa libero comunque, quando in essa un ‘servire’ diventa impossibile, sempre presupponendo che sia stato già ammesso una volta a servire. Questo significa che degli oggetti d’uso, celano dello spirituale in sé, finché possono ancora essere usati, finché servono a un qualunque uso. Se però a queste cose viene tolto lo scopo e diventano inutilizzabili, la loro distruzione non ha adempiuto una funzione servente, non ha procurato allo spirituale che si trova nella materia quel grado di maturità che è condizione per la successiva forma esterna più leggera.

E così quello spirituale viene reinnestato in altrettante cose  ricreate, al fine di continuare il percorso di sviluppo interrotto, nelle quali, però, a questo spirituale deve sempre essere resa possibile una relativa attività servente. Dovete quindi distinguere tra lo spirituale che è ancora indurito in sé, così da diventare ‘materia’, e la cui rinuncia alla ribellione si manifesta nella disponibilità a servire come involucro a dello spirituale già più maturo, e altro spirituale che in questi involucri materiali si dichiara ora pronto pure a un’attività di servizio. E così, l’involucro materiale può diventare inutilizzabile per uno scopo servente ad essa destinato.

Allora lo spirituale che matura in essa fugge, e riveste una nuova forma esterna, mentre l’involucro precedente, prima o poi serve di nuovo allo stesso compito non appena entra in contatto con altri simili involucri dismessi, e ridiventa un’idonea forma esterna nella quale ora è nuovamente pronto a servire uno spirituale già più maturo1. Oppure, questa materia stessa divenuta inservibile, si dissolve. Allora lo spirituale in essa si è liberato, e ora può da se stesso rivestire delle forme nelle quali è pronto a servire.

Quanto più viene data l’occasione a servire a una forma esterna, tanto più la materia in sé andrà anche incontro al processo di dissoluzione, e allora può già iniziare la seconda fase dello sviluppo, in modo tale che lo spirituale originariamente legato nella solida materia può già, da sé, diventare attivo nelle forme esteriori, quindi servire, per cui la dissoluzione della materia è un processo che non può essere stimato abbastanza elevato, che però non deve essere provocato arbitrariamente, ma deve avere come motivo, solo quello di servire all’umanità, oppure, alla creatura non ancora liberata, poiché, solo attraverso il servire, …lo spirituale può liberarsi dalle sue catene!Amen!

 

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1 – ‘già più maturo’ : da considerare il senso del riciclaggio, in cui le sostanze di oggetti non più utilizzati, vengono riformati dall’uomo, attraverso varie tecniche, in oggetti in cui lo spirituale viene reimmesso in esse.

 

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