B. D. nr. 6453 a/b

(15/16. 01. 1956)

 

Differente fu la caduta, differente è il percorso di sviluppo del caduto nelle creazioni

 

(da uno spirito-guida):

La Parola divina risuona lontano nell’infinito, perché il Padre parla continuamente ai Suoi figli e alle Sue creature. Egli trasmette costantemente a tutto l’essenziale la forza che lo vivifica. Finché l’essenziale è ancora imperfetto, finché è ancora relegato nelle creazioni di ogni genere, riceve certamente la forza, ma non comprende la Parola che procede da Dio. Tuttavia, ne diventa capace in un certo stato di maturità, e poi è sicuro il raggiungimento di uno stato di beatitudine. Anche tra l’essenziale c’è quello che ne è capace, ma non è volenteroso di ascoltare la Parola di Dio. Nondimeno, la stessa risuona a questo essenziale, perché deve avere lo scopo di cambiare la sua volontà, affinché una volta desideri coscientemente la Parola di Dio e la possa ricevere. Dio stesso parla a tutto l’essenziale che è in possesso della libera volontà.

Ovunque nell’universo ci sono creazioni che celano dello spirituale che è maturo al punto tale da poter accogliere la Parola divina, e ovunque ci sono degli esseri di luce pronti come mediatori, quando quello spirituale non possiede ancora il grado di maturità di sentirla direttamente, per cui, in tutti i mondi anche gli esseri hanno conoscenza di Dio, loro Creatore e Conservatore dall’eternità. E il grado di luce nel quale si muovono quegli esseri, è determinante per la pienezza e il genere della conoscenza che viene trasmessa loro tramite la Parola di Dio. Quindi, in tutto l’infinito si diffonde l’eterna verità, e tutto l’essenziale è a conoscenza dell’unico Dio come l’Essere sommamente perfetto, dal Quale è proceduto una volta tutto ciò che esiste.

Eppure, nell’universo, c’è differenza fra gli esseri di quei mondi e gli uomini su questa Terra, una differenza che diventa comprensibile solamente quando l’apostasia di una volta degli spiriti creati all’origine da Dio viene riconosciuta come ‘essersi svolta in infiniti spazi di tempo’, il che significa una caduta nel peccato di un genere e una profondità così differenti, per gli esseri che vivono in queste creazioni, che anche il modo di riparare, il ritorno e le condizioni per ottenere questo, sono del tutto differenti nella loro capacità di comprendere, e perciò devono percorrere tutti delle vie diverse dello sviluppo, per giungere di nuovo a Dio.

Tutta questa conoscenza non è necessaria agli uomini, poiché essi devono solo comprendere che il Piano di salvezza di Dio e la Sua infinita provvidenza non si estendono solo sullo spirituale incorporato sulla Terra, ma valgono senza eccezione anche per le altre creazioni di mondi. Tuttavia, la Sua espressione tocca sempre gli esseri nel modo come ne hanno bisogno secondo la loro colpa originaria e rispetto alla loro lontananza da Dio.

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(16. 01. 1956)

La caduta del primo essere creato, il portatore di luce, non è stata una faccenda improvvisa, ma si è svolta in un tempo inimmaginabilmente lungo, finché questo essere non è sceso nell’abisso più profondo. E il suo seguito fu di diverso tipo, secondo la forza del rifiuto del primo essere nei confronti della forza dell’Amore di Dio, che a sua volta ha agito sugli esseri da lui creati. La volontà di rifiuto era quindi certamente presente in ognuno di questi esseri creati, ma in gradi differenti, il che però non scusa in nessun modo quegli esseri che sono caduti e che lo seguirono negli abissi. Infatti, l’irradiazione d’Amore da parte di Dio era comunque così forte, che sarebbe bastata a spezzare la volontà del rifiuto degli esseri, ma non poteva determinare la loro libera volontà di rivolgersi all’Origine di quella forza d’Amore.

L’irradiazione di luce ebbe effetti differenti, così che gli esseri ricevettero anche un barlume di conoscenza che li avrebbe potuto indurre alla separazione del loro creatore, per fermare la loro caduta nell’abisso, benché anch’essi si fossero allontanati da Dio nella libera volontà. Perciò, anch’essi divennero empi, solo che la loro via non è così infinita, e il ritorno di questi esseri non richiede un tempo così lungo come ne hanno bisogno gli esseri dall’abisso più profondo.

Tuttavia, il barlume di conoscenza che allora rimase in questi esseri, sarebbe bastato affinché riconoscessero la colpa di essersi allontanati da Dio. Nondimeno, la volontà di rifiuto era pure così forte nei confronti di Dio, come lo era nel loro genitore caduto, e anche questa volontà di rifiuto deve essere spezzata in loro, il che può avvenire molto più facilmente (in loro). Perciò per questi esseri non è accessibile la delizia più beata della figliolanza di Dio, perché il loro procedere verso l’alto si svolge nelle opere della Creazione che hanno una formazione del tutto diversa da quelle della Terra, la quale serve come stazione scolastica per lo spirituale caduto più profondamente, perché qui questi esseri devono vivere fino in fondo dei terribili tormenti, per purificarsi, prima che giungano dall’oscurità più profonda, fino ad avere un piccolo barlume di luce che indichi loro la via verso l’alto.

Essi devono espiare in modo inimmaginabile la loro colpa sulla Terra, e il cambiamento della loro essenza, dominata completamente dall’avversario di Dio, fino a tendere all’immagine di Dio, deve essere un atto di volontà che Dio ricompenserà con la più alta beatitudine, che procurerà all’essere la figliolanza di Dio, che quindi esige il passaggio su questa Terra. Dio mantiene il collegamento con tutte le Sue creazioni, con tutti gli esseri che abitano tutte le creazioni, ma è la volontà a determinare se questi collegamenti vengono utilizzati, quando si manifestano apertamente, poiché, dove c’è ancora una volontà di rifiuto contro l’irradiazione d’Amore di Dio, là questa non avrà nessun effetto né di luce né di forza.

La Sua Parola risuona inarrestabilmente in tutto l’infinito. La Volontà di Dio è conosciuta ovunque, perché la Sua Parola annuncia sempre e solo la Sua Volontà, ma devono esserci sempre e ovunque dei mediatori che la ascoltino da Dio e poi la trasmettano, sia nelle creazioni terrene sia in quelle spirituali, oppure nel regno degli spiriti che non hanno ancora trovato nessuna fissa dimora, ed errano finché anche loro non trovano di nuovo un luogo dove si devono e possono nuovamente mettersi alla prova.

Anche a questi deve risuonare la Parola di Dio, ma in quei regni un’anima raramente è capace di udire la Parola di Dio, a meno che non dimori tra loro un essere di luce non riconosciuto, che ha proprio quella missione di trasmetterla. Tutte le costellazioni offrono dimore alle anime che devono maturare, sempre rispetto alla loro volontà e capacità. E ovunque risuona la stessa Parola, la stessa verità di Dio. Ciò che significa essere stati incarnati sulla Terra, questo vi può essere spiegato solo attraverso la Parola di Dio, e questa la comprenderete solamente quando il vostro percorso di sviluppo sarà terminato e dimorerete come esseri di luce beati nelle sfere superiori, dove vi diventerà comprensibile tutto, e dove vi diventerà evidente l’infinita distanza da Dio e la via infinitamente lunga, che avete già percorso.

La minore distanza da Dio non ha nessuna influenza sulla profondità del Suo Amore per le Sue creature, ma il processo di maturazione è diverso, e l’ultima meta, la figliolanza di Dio, può essere raggiunta solo attraverso una risalita dall’abisso più profondo verso l’alto. Proprio la più grande lontananza, il peso di questo peccato, è una voragine che sembra così insuperabile, che perciò richiede un Aiutante, e questo Aiutante è Gesù Cristo, che rende possibile questa salita.

Le beatitudini nel regno spirituale sono incommensurabili, e tutti gli esseri possono prenderne possesso e servire Dio ininterrottamente in una beatitudine inafferrabile. I Suoi figli sono quelli che Gli stanno più vicini, quelli che ricevono direttamente da Lui le irradiazioni dell’Amore. Essi sentono costantemente la Sua espressione e ritrasmettono la Sua Parola santificata, perché essi durante la vita terrena si sono consacrati consapevolmente al loro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, ed Egli li ha attirati con ardente compassione al Suo cuore, …dove rimarranno per tutta l’eternità! – Amen!

 

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