B. D. nr. 6291

(22. 06. 1955)

 

Per una redenzione, il tempo è stabilito

Il momento della fine non può essere conosciuto, ma è molto vicino

 

(il Signore):

Nel Mio Piano di salvezza dall’eternità è stabilito il tempo quando si svolgerà l’opera di trasformazione su questa Terra, perché Io ho previsto fin dall’eternità quando la Mia volontà deve intervenire per impedire il completo sprofondamento dello spirituale nell’abisso, per inserirlo di nuovo nel processo di sviluppo affinché possa tendere di nuovo verso l’alto, e i periodi di tempo sono sempre stati in modo tale che certamente furono sufficienti per la completa redenzione dello spirituale, ma che neanche per il fallimento dovevano essere troppo lunghi, perché sarebbero sprofondati sempre più in basso e poi il ritorno a Me sarebbe diventato sempre più difficile e tormentoso, giacché i mezzi per la redenzione dello spirituale sono proporzionati in rapporto all’allontanamento da Me.

Nello spazio di tempo di una redenzione, molto dello spirituale si libera, ma questo spirituale che è passato attraverso la Creazione è sovente ancora così avverso contro di Me, che necessita di un tempo più lungo fino a quando può incarnasi come uomo, per il cui scopo, al termine di un tale periodo di redenzione, l’umanità porta ancora molto di questa resistenza in sé, e proprio per questo, tali uomini non hanno nessuna spinta verso l’alto, bensì, sempre più si incatenano nuovamente con la materia, così la tendenza verso questa, dopo, attira verso il basso anche l’anima. E quando prevalgono degli uomini con tale mentalità, allora è giunto anche il momento in cui è necessaria una completa trasformazione della Terra, …per favorire di nuovo il processo di sviluppo; allora è diventata necessaria la separazione degli spiriti, ed Io, …questo lo so fin dall’eternità!

Non terminerò mai anzitempo un periodo di redenzione, per salvare prima ciò che è possibile dalla nuova relegazione, perché soltanto Io, …so che cosa significhi per lo spirituale una tale nuova relegazione nella solida materia. Giammai lascerò cadere in questo destino un essere che offre ancora la minima possibilità del cambiamento della sua volontà ad una liberazione da quel destino, ma non indugerò nemmeno un giorno per non aumentare i tormenti di questi esseri nuovamente relegati, il che richiederebbe una caduta sempre più profonda, ma necessaria.

Io so quando è compiuto il tempo che era stato concesso allo spirituale per la liberazione, e anche il Mio Piano dall’eternità è fondato su questo, e perciò devo anche indicare a voi uomini l’avvenimento1 che vi giace davanti, perché anche queste indicazioni possano ancora scuotere gli uomini e il breve tempo fino alla fine possa ancora portare loro la salvezza. Però, il giorno della fine, per questo, non sarà rimandato! E se anche a voi uomini non sarà mai concesso di conoscere il preciso momento a causa della libertà della vostra fede, così Io vi dico che ve lo trovate davanti molto vicino, che non avete più molto tempo, che molto presto la vostra vita su questa Terra finirà! Ve lo dico con molta insistenza, e vi consiglio di credere in Me e predisporre la vostra vita nel modo come lo fareste se sapeste con sicurezza il giorno e l’ora.

Lasciatevi seriamente avvertire e ammonire! Distoglietevi lontani dal mondo! Lasciate tutto ciò che è fugace e pensate alla vostra anima che è immortale, preparandole una sorte beata, …aspirando solo a ciò che le serve per la salvezza! Stabilite la comunicazione con il vostro Dio e Creatore dall’eternità! Guardate a Me, vostro Padre, che ancor prima desidera i Suoi figli, e familiarizzate con Me, …affinché Io vi conduca e vi guidi negli ultimi giorni della vostra vita terrena! Sfruttate l’ultimo breve tempo che ancora vi rimane fino alla fine, affinché apparteniate a quei pochi che saranno ancora salvati prima della rovina, affinché viviate, …e non cadiate alla morte eterna! – Amen!

 

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1 – ‘l’avvenimento’ : è previsto un grande avvenimento della natura .profetizzato al fascicolo n. 37 (La catastrofe della natura) per stimolare gli uomini a credere nell’esistenza di Dio e salvarli dalla relegazione nella materia.

 

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