B. D. nr. 6210 a/b

(11/12. 03. 1955)

 

Spiegazioni sulla ‘scintilla spirituale’ e ‘sull’anima’

 

(il Signore):

Vi sarà sempre dato un chiarimento, se lo richiedete, perché un pensare errato può anche portare a dubbi, un pensiero sbagliato mostrerà delle lacune, mentre la verità è una sapienza senza lacune che vi dà la luce, che aumenta la vostra conoscenza, affinché impariate a comprendere anche Me e il Mio Essere, il Mio regnare e operare come il più alto e più perfetto Spirito, e quindi anche la vostra fede in Me diventa più profonda e più viva, ciò che unicamente la verità può ottenere. A voi la conduce il Mio Amore, mentre il patrimonio mentale errato è opera del Mio avversario che vuol distruggere in voi la fede in Me. Ed Io vi istruirò sempre nella stessa verità, e la conoscenza che vi viene trasmessa coinciderà sempre e non rivelerà nessuna contraddizione.

Io sono Spirito da eternità in eternità, e da Me è fuoriuscito dell’ulteriore spirituale, esseri della stessa sostanza spirituale che erano perfetti come Me, ma creati prima da Me1. Il motivo del perché questi esseri hanno perduto la loro perfezione ve lo ha sottoposto già molte volte il Mio Amore, affinché vi dovesse diventare comprensibile il Mio piano di salvezza e il vostro amore per Me si dovesse risvegliare e rafforzare.

Tuttavia, ciò che si trova nello stato dell’imperfezione non può più essere considerato come ‘divino’, poiché appartiene ad un’altra sfera che in quella nella quale Mi trovo Io o in tutto lo spirituale rimasto nella perfezione. Esso ha assunto una natura diversa, è completamente cambiato in sé, il suo essere è contrario al Mio Essere originario, e tuttavia è e rimane forza proceduta da Me che è fluita fuori nell’Infinito e in futuro fluirà ancora di nuovo verso di Me, ma giungerà a Me solamente quando lo spirituale essenziale sarà di nuovo nello stato della perfezione.

Questi esseri proceduti da Me – ma che si sono allontanati – al fine del loro ritorno alla loro Origine, sono stati dissolti in innumerevoli particelle spirituali, in innumerevoli sostanze alle quali è stato assegnato a tutti un destino nella Mia intera Creazione, per percorrere una via che conduce sicuramente di nuovo verso l’alto, di ritorno a Me. Io ho quindi attirato di nuovo lo spirituale allontanatosi da Me, perché nel suo stato di debolezza a causa della sua grande distanza da Me non avrebbe mai intrapreso questa risalita, ed ho ottenuto che tutte le particelle appartenenti ad un essere spirituale si ritrovassero di nuovo, e ora ho dato a tutte queste particelle una forma esteriore che sia adeguata ad adempiere un grande compito: indurre l’anima all’unificazione di quelle particelle spirituali, ad una attività che ristabilisca nuovamente lo stato primordiale: la perfezione!

Pertanto, ho vivificato dapprima la forma esteriore morta, il corpo umano, con l’anima, con l’essere spirituale che originariamente era la Mia immagine, ma che da se stesso è uscito dalla sua natura perfetta, e affinché l’anima giungesse ora di nuovo alla perfezione, ho lasciato cadere una scintillina della Mia eterna forza dell’Amore in quest’anima. All’anima si è aggiunto qualcosa di divino che doveva aiutarla sulla via al suo perfezionamento. Una scintilla d’amore ha ora stabilito il collegamento con l’eterno Amore, la quale, ora deve però essere accesa prima dall’uomo attraverso la propria volontà, che certamente arde in ogni uomo, ma può, sia essere attizzata all’ardore più alto, sia anche essere soffocata, ma allora ogni collegamento con Me è impossibile, il che la conduce ad una rinnovata relegazione.

Questa scintilla spirituale, che è la Mia parte, è nell’anima umana dall’inizio della sua incarnazione fino alla morte del corpo dell’uomo. Se l’anima si è unita con il suo spirito durante la vita terrena, cioè accende la divina scintilla dell’amore in sé e lascia determinare il suo pensare, volere e agire da questo spirito dell’amore, allora ha anche raggiunto il suo stato originario e ritorna a Me, perché la Mia parte la spinge verso di Me, quindi ora deve svolgersi l’unione di quest’anima con Me come figlio Mio. Se però l’anima non ha mai badato a questa scintilla dell’amore, se l’ha quindi del tutto soffocata, allora lei stessa ha rinunciato di nuovo alla parte divina, che era la sola che la poteva aiutare alla vita, quindi ha di nuovo liberamente scelto la morte: la relegazione nella solida forma, …

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(12. 03. 1955)

…dove ora la divina scintilla spirituale non la può seguire, perché influenza solo l’essere consapevole dell’io quando questa gliene dà la possibilità, ma mai l’essenziale derubato della sua coscienza, che nella volontà legata deve fare com’è la Mia Volontà.

Solo il libero arbitrio consente l’operare del Mio spirito, ma il libero arbitrio può anche impedirlo, per cui l’anima può anche entrare nel regno spirituale senza mai essersi resa conto dello spirito in sé. Pertanto, anche nell’aldilà queste anime sono nell’oscurità per un tempo infinitamente lungo, perché la divina scintilla spirituale non può risplendere, perché si è staccata dall’anima al momento della morte ed è ritornata di nuovo alla sua Origine.

L’essere ora è certamente consapevole del suo io, ma è ancora pieno di resistenza, per cui è anche impossibile l’amorevole effetto dello spirito; perciò è indicibilmente difficile risvegliare alla vita tali anime dal loro stato morto, ma non impossibile!

Ora, anche in questo regno guizzano delle amorevoli scintille, quindi l’irradiazione del Mio amore cerca continuamente di accendersi in quelle anime e stimolare la loro volontà a muoversi in questo raggio di luce e d’amore, e un’anima volenterosa anche adesso sarà di nuovo raggiunta dal Mio Spirito, che tuttavia ora non agirà più sull’anima dall’interiore, …ma dall’esteriore, cioè viene guidata alla conoscenza da parte del mondo della luce, il che però sulla Terra poteva avvenire attraverso la scintilla spirituale attiva in lei, se l’uomo le avesse permesso il suo operare. Perciò la risalita nel regno spirituale è immensamente difficile.

Nondimeno, non si potrà mai negare che l’anima sia il vero essere autoconsapevole che una volta è caduto come spirito angelico creato primordialmente. Unicamente l’anima è ‘caduta’ ancora così a lungo, finché non si sarà riunita con il Mio Spirito, finché in lei non dominerà il principio dell’amore e non avrà assunto di nuovo il suo essere com’era in principio. Nell’uomo, la scintilla spirituale, la parte di Me stesso, è appunto quell’amore che manca al caduto, ma che viene posta nel cuore dell’uomo come minuscola scintillina che ora deve da lui stesso essere attizzata ad una fiamma, per divampare in alto.

L’essere caduto ha rinunciato all’amore ed ha respinto il Mio Amore. Senza amore non potrebbe mai ritornare da Me; invece Io lo voglio riconquistare, e perciò metto in quest’anima una scintillina del Mio Spirito, di Dio, che però dev’essere accesa nella libera volontà all’ardore più alto. L’essere può anche respingere il Mio Amore, e tuttavia nell’aldilà non viene lasciato senza aiuto, mentre il salire in alto nel regno dell’aldilà è diverso che sulla Terra.

L’anima non potrà mai raggiungere da sé il grado che la vita terrena le può procurare, ma se si lascia condurre volontariamente dal Mio spirito in sé, se attraverso una vita d’amore risveglia la scintilla spirituale in sé, allora, per così dire, è già entrata in collegamento con Me, così che Io stesso possa operare su di lei, poiché non si oppone all’irradiazione del Mio Amore e cambia tutto il suo essere adeguandolo al Mio Essere originario.

Nel regno spirituale non le saranno offerte le stesse possibilità, tuttavia l’anima viene aiutata a muoversi dall’abisso alla luce, se non si oppone agli sforzi del mondo della luce e poi sprofonda di nuovo nell’abisso più profondo, il che significa una nuova relegazione. La divina scintilla spirituale in voi è l’amore che sonnecchia in ciascuno come Mia parte, che tuttavia può essere accesa, ma questo deve avvenire nella libera volontà. Questa scintilla spirituale non ha nessuna forma, ma può colmare tutta l’anima e quindi spiritualizzarla, perché l’anima è lo spirituale una volta caduto, l’essere auto consapevole che deve diventare di nuovo uno spirito angelico, …com’era in principio! – Amen!

 

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1 – ‘creati prima da Me’ : inteso che gli spiriti, quali ‘figli’, erano stati creati dalla Divinità ‘prima’, quindi già esistenti quando la prova di libertà di Satana (Sadhana) e dei sette spiriti rappresentanti le ‘sette caratteristiche’, fece sì che da essi si crearono esseri su esseri (ma evidentemente animici) cioè involucri dentro cui la scintilla divina della loro essenzialità originaria già creata poteva vivere, se in tale nuova vita animica si fossero sottomessi a riconoscere spontaneamente la Divinità creatrice quale Padre, e non certo né a Satana (poi autonominato Lucifero), né agli angeli rimasti fedeli.

 

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