B. D. nr. 6069

(3. 10. 1954)

 

“Dovete aspirare al regno spirituale, alla vera Patria!”

 

(da uno spirito-guida):

La porta nel regno spirituale è aperta, e ciascuno la può oltrepassare per accogliere ciò che il regno spirituale gli offre. Nessuno che vuol ricevere deve andare a mani vuote, ma una cosa viene richiesta: che l’uomo si faccia volontariamente del regno spirituale la meta del suo impegno, poiché a far questo non può essere costretto! Ed è questo il compito della sua vita terrena: tendere a quel regno che è la sua vera Patria!

Egli è venuto da quel regno, una volta lo ha abbandonato volontariamente e vi deve ritornare liberamente. Dopo la morte del suo corpo entra certamente di nuovo nel regno spirituale, ma può entrare in una sfera dove non è beato, poiché il regno spirituale a cui deve aspirare è il regno della luce. Questo deve essere la sua meta, che può raggiungere facilmente sulla Terra. Per questo gli è stata data la vita terrena.

Ma se ora utilizza la vita terrena in modo sbagliato, se tende ad altre mete sulla Terra, allora la sua vita terrena è stata vana e adesso la sua anima può dimorare solo in sfere che non possono offrirle nulla perché si trovano al di fuori del regno della luce, perché sono buie e corrispondono proprio allo stato delle anime.

Finché l’uomo dimora sulla Terra è estremamente facile fare il passo nel regno spirituale da cui risplende la luce, poiché deve solo volere e viene accompagnato dagli abitanti del regno della luce che riconoscono la sua volontà e lo servono. L’uomo non smette di pensare, e quindi può anche far fluttuare i suoi pensieri nella sua vera Patria, perché viene costantemente stimolato a farlo; se invece resiste a tali pensieri che sorgono in lui, allora la sua libera volontà sarà rispettata anche dagli abitanti del regno della luce.

L’uomo sa anche che lui stesso non si può prolungare la vita, e perciò dovrebbe pensare a ciò che viene dopo. Già la seria volontà di ricevere su questo un chiarimento, si è a un passo dal regno spirituale che gli si porta vicino, ma se la sua volontà resiste a tali pensieri, allora da se stesso chiude quella porta e prende la via verso il basso, di ritorno nel regno dal quale era già salito, che è certamente anche un regno spirituale, ma non una meta a cui aspirare, perché le anime in questo regno sono prive di qualsiasi forza e di qualsiasi raggio di luce.

Quello è un regno della morte nel verso senso della parola, perché ‘vita’ può essere solamente là dove c’è luce e forza. A voi sono a disposizione luce e forza finché dimorate sulla Terra, e dovreste desiderarle, allora ne sarete provvisti davvero in abbondanza, e la via verso l’alto vi sarà davvero facile, la via nel regno della luce, nella vostra vera Patria, …dove siete attesi con grande nostalgia da coloro che camminano nella luce! – Amen!

 

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