B. D. nr. 5809
(21. 11. 1953)
Come analizzare con l’intelletto e il cuore, una rivelazione data a un ricevente
(il Signore):
A chi Io Mi rivelo, guido i pensieri anche in modo giusto, perché una rivelazione da parte Mia è la manifestazione del Mio Spirito, il quale agisce sui pensieri dell’uomo in modo tale da diventargli comprensibile ciò che voglio rivelargli. Un uomo che riceve la Mia Parola, che la riceve da Me stesso, deve stare in un certo grado di maturità, altrimenti sarebbe impossibile l’operare del Mio Spirito, e un determinato livello di maturità assicura anche il giusto pensare, la giusta comprensione e il giusto riferire di ciò che è giunto all’uomo tramite il Mio Spirito.
Con questo, voglio dirvi che potete credere senza esitazione che il vostro pensare non distorce ciò che viene dato da Me nella forma più pura. Potete credere con certezza che un ricevente le rivelazioni è già stato formato da Me rispetto al suo compito, e questo può avvenire perché lui stesso ha sottomesso la sua volontà alla Mia, e la sottomissione della volontà alla Mia significa anche un pensare, volere e agire, secondo la Mia Volontà.
In lui è, per così dire, efficace la Mia Volontà, e anche il suo pensiero intellettuale corrisponderà ora alla Mia Volontà, poiché è dominato dal Mio Spirito, e il Mio Spirito non può dare altro che la verità. Dove Io stesso Mi rivelo, là è già stabilito il legame dell’uomo con Me, e perciò è garantita la più pura verità. E ora a voi uomini rimane riservato di esaminare solo se sia Io a rivelarMi a un essere umano.
Tuttavia, questo esame non lo deve intraprendere solo l’intelletto, bensì anche il cuore. Dovete prestare attenzione se vi sentite interpellati, dovete lasciare agire su di voi il senso di una rivelazione, non esaminare solo intellettualmente il senso della lettera, e quando interrogate solo il cuore, percepirete Chi è che vi parla. Infatti, quando vi parlo, la Mia espressione deve toccarvi come forza, ma se le parole non sono di origine divina, allora è interpellato di più il vostro intelletto, e il cuore non ne è toccato.
Dove invece il cuore giubila e gioisce, dove esso si spinge verso di Me colmo di felicità, là è data la garanzia di un flusso di forza guidato dall’alto, da una rivelazione divina che quindi garantisce anche la pienissima verità.
Io voglio rendervi felici con il Mio dialogo, e quindi attraverso di voi deve fluire un sentimento di felicità per essere in grado di riconoscere Me stesso nella Mia Parola. Voglio darvi qualcosa, voglio donarvi il Mio Amore, quindi dovete anche essere beati del Mio dono, e se il vostro cuore si apre, deve riempirsi e provare amore per il Donatore.
Tuttavia, tutto questo lo può determinare solo la purissima verità nel cuore di un uomo, perché la purissima verità proviene dall’alto, da Me, come la Fonte primordiale della verità, e perché, tutto ciò che proviene da Me ha un effetto positivo sull’uomo. E quindi, solo nell’effetto potete già riconoscere se è da valutare come rivelazione divina, ciò che vi viene offerto. Dovete interrogare il vostro cuore, e questo ve lo dirà, perché una rivelazione da parte Mia parla sempre e solo al cuore, e poi, anche all’intelletto, …quando questo segue il cuore! – Amen!
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