B. D. nr. 5611

(27. 02. 1953)

 

Nonostante il lento percorso di sviluppo, qualunque tempo è nulla rispetto all’eternità

 

(da uno spirito-guida):

Ogni cosa ha bisogno del suo tempo. Lo sviluppo dello spirituale non può svolgersi all’improvviso, perché la via dall’abisso verso l’alto è troppo lunga, sicché un improvviso ritorno sarebbe possibile solo attraverso un atto di grazia di Dio, che però esclude la libera volontà dell’essere, perché l’essere, nell’abisso, non ha la volontà per salire in alto. Dunque, questa deve essere cambiata lentamente, e anche se ciò avviene inizialmente nella Legge dell’obbligo, una volta dovrà esprimersi di nuovo nella libertà.

Quando l’essere, sulla lunga via precedente, ha estinto qualcosa, e in parte ha espiato la sua volontà invertita che era nel peccato, compiendo, anche se in modo involontario, un certo lavoro di costruzione e quindi ha contribuito a preservare ciò che ha uno scopo redentore, allora l’inserimento nell’Ordine divino, nella Sua Volontà, diventa già un po’ più leggero.

Una resistenza diminuita viene subito riconosciuta da Dio, e subito è ricambiata con il Suo Amore, mentre lo spirituale può cambiare più velocemente la sua forma esteriore e quindi giungere anche più rapidamente in alto. Tuttavia, ogni essere deve svolgere la prova di volontà in tutta la libertà, perché solo questa decide il grado di maturità che libera da ogni forma. Perciò, è l’essere a decidere la durata di tempo del suo sviluppo, perché da se stesso deve diminuire la distanza da Dio nello stato come essere umano, e allora deve davvero combattere e lottare ancora abbastanza, e ne è capace attraverso la misura della grazia da cui attinge.

E poiché non sarebbe mai capace di lavorare da solo per salire dall’abisso più profondo, allora ha bisogno d’aiuto, che gli viene concesso da Dio proprio mediante il cammino attraverso la Creazione nella Legge dell’obbligo, che lo pone in quello stato attraverso cui può riconquistarsi la propria forza – se solo lo vuole – cioè, può conquistarsi la forza con la propria volontà, per eseguire le richieste che gli vengono poste, al fine di potersi liberare definitivamente dalla forma. Tutto ha bisogno del suo tempo, anche se davanti a Dio, mille anni sono come un giorno.

Si tratta dell’eternità, si tratta della vita beata che durerà per l’eternità! E nonostante, anche spesso, un essere ricade indietro nell’abisso, nonostante il suo cammino di sviluppo rimanga costantemente senza successo, nonostante rimanga nello stato di schiavitù, quindi per un tempo infinitamente lungo, tale lunghissimo tempo sarà sempre da considerare breve in confronto all’eternità: e un giorno raggiungerà certamente la meta.

Dio farà sempre di tutto per abbreviare questo stato di relegato, e non sfiorerà la libertà della sua volontà, perché Egli vuole allevarsi dei figli che devono diventare a Sua immagine. Infatti, l’uomo può raggiungere la sua meta nel breve tempo terreno, dove solo la sua volontà decide, e com’è la sua volontà, …così sarà la sua sorte! – Amen!

 

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