B. D. nr. 5543

(28. 11. 1952)

 

Nel lavoro per la redenzione richiedere sempre la benedizione, e mai per la ricompensa

 

(il Signore):

Voglio benedirvi per tutto ciò che fate per Me e per il Mio regno, ma il vostro lavoro non dev’essere fatto per via della benedizione. Pensate che una sola vera amorevole opera può avere successo, e che il lavoro di redenzione può essere edificato solo sull’amore, altrimenti mancherà la forza redentrice. Il vostro lavoro deve perciò essere fatto in modo del tutto disinteressato, anche se Io valuto il risultato più alto, perché riguarda le anime di quegli esseri che senza aiuto languono nell’infelicità. Infatti, anche gli uomini sulla Terra sono esseri infelici finché camminano nelle tenebre dello spirito, solo che non riconoscono il loro stato di afflizione nella vita terrena perché badano solo a ciò che è terreno.

Invece voi potete contribuire molto per dare una luce a questi uomini, ed Io voglio benedire questa vostra fatica. Nulla dev’essere prestato invano di ciò che fate per amore al vostro prossimo, poiché un’opera dell’amore non potrà mai svanire nell’eternità, e se non avrà subito successo, non mancherà comunque l’effetto, perché prima o poi l’anima dell’uomo arriva a pensare al vostro amore e ne approfitta.

Nulla è perduto di ciò che nasce nell’amore, ma dovete chiedere sempre la Mia benedizione, affinché il vostro lavoro sia efficace, perché la Mia benedizione significa un grande aiuto. Ed Io non vi negherò mai la benedizione, dato che è appunto la Mia Volontà che siate attivi con successo, e la Mia benedizione riposerà allo stesso modo sulla vostra attività come anche su voi stessi, perché il lavoro per Me e per il Mio regno vi deve dare gioia, non lo dovete fare con la sensazione di portare un peso, lo dovete svolgere volentieri e liberi, proprio perché vi deve spingere l’amore a farlo, …e voglio ricompensare il vostro amore con la Mia benedizione! – Amen!

 

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