B. D. nr. 5402

(29. 05. 1952)

 

Anche Satana si presenta spesso come angelo di luce e si esprime come proveniente dalla luce

È importante capire il processo di ascolto e riconoscimento della Parola interiore

 

(il Signore):

Si è infiammata un’enorme battaglia tra le potenze del regno della luce e quelle delle tenebre, perché è il tempo della fine di questa Terra, e la Terra si trova davanti ad uno sconvolgimento per via dello spirituale che ora sta al centro di questa battaglia. Il principe delle tenebre è consapevole che si tratti del suo potere, che ha ancora solo poco tempo, e perciò tenta di tutto per rafforzare questo potere. E’ una lotta tra la luce e le tenebre che viene condotta dalla parte dell’oscurità con astuzia e perfidia, e alla quale soccomberanno molti uomini, coloro che si lasceranno sedurre dall’apparenza e dalla maschera.

Dove si possono inserire i Miei messaggeri di luce, non c’è nessun pericolo, e tuttavia anche Satana si serve a volte dell’abito di luce, e allora è difficile che sia riconosciuto da uomini inesperti che hanno stabilito il legame solo in apparenza, ma interiormente sono ancora così separati da Me. In questo caso Io non posso assisterli apertamente, e questi soccombono liberamente alle seduzioni e alle tentazioni del Mio avversario, perché egli, in un certo senso, si rivolge loro in modo mondano, e perciò loro agiscono anche in modo mondano.

Nel tempo dell’oscurità spirituale un raggio di luce è certamente benefico, perché la luce viene dall'alto, dal Mio regno, e irradierà sempre uno splendore percepito dall’oscurità come piacevole. Tuttavia, il Mio avversario opera sovente come in parallelo, vuol fare la stessa cosa, ma la sua forza non basta; lui sa che gli uomini cercano la luce, e perciò va loro incontro anche come luce, ma è una luce che non diffonde nessuna chiarezza, è solo una luce d’inganno, in un certo qual modo è un fantasma che passa se è osservato con attenzione.

Nondimeno, è certo che Satana si veste sovente con un abito di luce per confondere gli uomini, ma può farlo solo quando la volontà degli uomini gli offre un fondamento dove potersi ancorare. Questo non sarà mai il caso, là dove l’intimo amore per Me garantisce la Mia presenza, ma è facile là dove un certo grado di disamore impedisce questa Mia presenza e concede l’accesso al Mio avversario. Perciò un servitore che è completamente dedito a Me, non ha da temere quest’attività di Satana, ma deve far valere la massima prudenza con chi si trova ancora nei legami mondani, anche se leggeri, perché Satana s’insinua là dove Io non sono, invece non potrà mai inserirsi là dove la Mia presenza è sicura.

Il Mio avversario cerca di oscurare lo spirito degli uomini attraverso la falsità, l’errore e la menzogna, mentre Io, dove opero, do la luce, attraverso la purissima verità, attraverso una chiara e limpida comprensione per tutti i problemi spirituali e per il Mio operare ed esercitare, per il Mio eterno Piano di salvezza. Eppure, al Mio avversario una cosa non è data: di manifestarsi attraverso la Parola interiore!

E ora fate attenzione: “Quali sono i segni della Parola interiore, della manifestazione del Mio Amore per voi, della trasmissione della forza che vi tocca nello stato coincidente con la Parola?”. – La Mia Parola tocca il vostro cuore, e parla al cuore! Quindi solo la Mia Parola può essere percepita, e questa percezione viene formulata dall’intelletto dell’uomo, se egli è pronto ad accogliere le irradiazioni divine, quindi, se l’uomo ascolta consapevolmente in sé, ciò che Io gli annuncio.

Tuttavia, anche la lingua di una persona può parlare, spinta da una forza dove l’intelletto dell’uomo è escluso, e questa forza usa la bocca dell’uomo per farsi sentire. Anche un essere di luce può fornire questa manifestazione di forza, ma anche delle forze dell’oscurità possono rendersi utili all’occasione, quando un uomo si apre per entrare in contatto con le forze invisibili.

In tal caso, da quali forze sarà catturato, è decisiva la volontà; ora sarà messa in moto la lingua dell’uomo che parla, …spinta da quella forza, ma non sarò Io a parlare, anche se all’uomo delle forze buone possono trasmettere del patrimonio spirituale che corrisponde anche alla Mia Volontà. La Mia Parola è invece la Mia diretta irradiazione che può certamente essere anche deviata attraverso un essere di luce verso il cuore dell’uomo, ma sempre in modo tale che l’orecchio spirituale percepisca la Mia Parola, che quindi, l’uomo si rivolga a Me e Mi ascolti, e non che il suo orecchio fisico senta ciò che dice la sua bocca.

Lo comprendete? Quando parlo Io, allora Mi sente l’orecchio spirituale, e l’interpellato percepisce commosso la Mia Parola nel cuore, ma se parla un essere attraverso l’uomo, allora l’uomo sente parlare se stesso, come se la sua bocca parlasse meccanicamente, e ciò anche quando un essere si serve di lui per manifestare se stesso. E questo essere può anche parlare su incarico Mio, e da tali espressioni gli uomini possono trarre una grande utilità; però può insinuarsi anche uno spirito immondo, quando l’uomo muove i propri pensieri orientandoli verso cose materiali, oppure quando essendo debole di volontà, si abbandona completamente all’influenza spirituale, in uno stato che diventa per così dire, medianico, cioè quando lui stesso non può più controllare ciò che la sua bocca pronuncia.

Allora egli è solamente un portavoce meccanico per le forze spirituali, e quindi è sempre d’obbligo essere prudenti, se accettare dei risultati spirituali come verità. Per questo è necessario un serio esame, affinché l’errore non sia dichiarato come verità. Chi sente la Mia Parola, viene interpellato attraverso lo spirito in lui, che è una parte di Me stesso. E se lo spirito si esprime nell’uomo, può essere percepito solo dall’orecchio spirituale dell’uomo, e non dall’orecchio fisico. L’orecchio spirituale è una questione di sentimento, l’uomo percepisce nel cuore la Mia espressione, anche se non la può trasmettere in modo udibile al prossimo.

Se poi è la Mia Volontà che egli trasmetta la Mia Parola, allora sarà anche in grado di ripetere la sensazione al suo intelletto, che tratterrà la Parola percepita e la riformulerà in modo comprensibile, poiché il Mio discorso è un’irradiazione di forza, un toccare l’anima dell’uomo, e questa forza diventa una forma attraverso la Mia Volontà, che per voi è la Parola.

Tutti gli uomini che Mi amano e che vogliono entrare in contatto con Me, che quindi attendono un’espressione d’amore, possono certamente sentirsi interpellati da Me, poiché Io Mi chino verso i Miei figli che M’invocano, e li ascolto. Io do loro anche la risposta, li consolo, do loro dei consigli, ammonimenti, avvertimenti, assicuro loro il Mio aiuto, e se ascoltano attentamente in sé, sentiranno anche la voce sommessa, ma sempre in modo tale da credere di dire a se stessi quelle parole che vorrebbero sentire volentieri.

Se però uno di voi è stato eletto a portare la verità fuori nel mondo per annunciare al prossimo il Vangelo, allora, prima, Io stesso devo guidare a lui quella verità, e ciò avviene attraverso la Parola interiore, attraverso un processo che innanzitutto richiede proprio che l’orecchio spirituale dell’uomo sia educato in modo che ciò che Io gli trasmetto emotivamente, che lui sente come ‘Parola spirituale’, e che non si aspetta di essere interpellato in modo tale che il suo orecchio fisico lo percepisca, attenda nella profonda fede nel Mio Amore il Mio discorso, cioè si apra al flusso della forza dell’Amore e senta il tocco come di parole pronunciate, e ora il cuore trasmetterà all’intelletto, cioè fornirà all’intelletto, in un certo qual modo comprensibile, le necessarie spiegazioni per poter elaborare il linguaggio spirituale.

Una tale ricezione di Parole obbliga ad una missione, perché il ricevente accoglie un patrimonio spirituale dalla Mia mano, Io stesso Mi comunico a lui, e questo accade in un modo così semplice, che il prossimo non nota quasi nulla di straordinario, e l’unica dimostrazione dell’irradiazione del Mio Amore, sono le Sapienze fissate per iscritto che Mi testimoniano nella Mia essenza. Perciò non dovrebbe essere difficile riconoscere la Mia Parola, perché attraverso lo scopo della Mia Parola sulla Terra Io intendo rappresentare Me stesso agli uomini, in modo che imparino ad amarMi. Questo è possibile solamente, quando Mi rivelo a loro come Padre amorevole, quando spiego loro che unicamente l’Amore è determinante per il Mio regnare e operare, e sia portata loro conoscenza del Mio eterno Piano di salvezza.

Quindi, ciò che la Mia Parola trasmetterà ad un uomo, deve essere chiarificante, non deve confondere, non deve suonare incomprensibile o esaltare, deve risuonare in modo chiaro e puro, comprensibile per tutti gli uomini, e perciò rendere felici; deve anche fare effetto sugli uomini cui viene trasmessa, anche come un’irradiazione d’amore; deve toccare i cuori degli uomini e risuonare là dove essi si aprono. L’uomo deve sentirsi interpellato da Me, e quindi essere il più profondamente colpito. Io stesso devo essere riconosciuto come Donatore della Parola, perché attraverso la Mia Parola rivelo Me stesso! – Amen!

 

 

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