B. D. nr. 5310

(4. 02. 1952)

 

Ciò che proviene dall’alto, deve irradiare luce, e questa non c’è se la comunicazione è in una lingua incomprensibile

 

(il Signore):

Dovete costantemente prendervi a cuore di aumentare il vostro stato di maturità, tendere costantemente alla perfezione, consolidare sempre più il legame con Me, e desiderare la totale unione con Me. Allora la separazione tra noi sarà sempre più lontana, ed Io potrò far fluire costantemente in voi il flusso della forza del Mio Amore. Allora sarete ripieni del Mio Spirito, cioè, per voi non esisterà più nulla che non sia impossibile, e potrete adempiere dei compiti che sembrano soprannaturali, poiché possono essere svolti solo con la Forza divina, della quale servirvi smisuratamente, perché scorrerà in voi senza limiti, se solo la vorrete utilizzare.

Tuttavia, ora desidero che anche i vostri simili prendano conoscenza di ciò che un uomo che è in strettissimo collegamento con Me è in grado di fare, affinché anche loro possano aspirare a questo stato di maturità, e in tal modo entrino in collegamento con Me, che è la loro meta su questa Terra. Perciò ogni uomo che è colmo dello Spirito, testimonierà in qualche modo di Me e per Me, guarirà ammalati che credono in Me, sentirà la Mia voce e quindi potrà predicare colmo del Mio Spirito; potrà profetizzare, cioè guardare nel futuro, come anche, potrà vedere in chiaroveggenza i pensieri del suo prossimo. Egli saprà cose che il prossimo non sa, ma ne darà conoscenza solo dove la salvezza dell’anima degli uomini è in pericolo, così come, colui che è colmo dello Spirito, utilizzerà sempre e solo i suoi Doni spirituali per la vita spirituale, per Me e per il Mio regno!

Un tale uomo cercherà di diffondere la luce, e perciò lui stesso sarà prima messo in un tale stato di luce, da essere capace di irradiare luce al suo prossimo. Un uomo risvegliato nello spirito non s’immergerà mai in uno stato di oscurità, proponendo ai suoi simili dei Doni divini che per loro non sono riconoscibili come tali. Una luce deve diffondere chiarezza, altrimenti non è nessuna luce. Il presupposto è che il prossimo voglia vedere e riconoscere. Perciò, dove c’è questo presupposto, e comunque, rimane ancora buio, là non vi può essere nessuna luce, là non si può parlare dell’opera dello Spirito, che è la forza  irradiata dal Mio Amore.

I gradi di maturità degli uomini sono certamente differenti e perciò permettono anche una differente manifestazione del Mio Spirito, tuttavia il Mio divino operare deve poter essere riconosciuto sempre, se deve aiutare gli uomini al perfezionamento spirituale come Dono di grazia che risvegli alla vita. Pertanto, chi è di spirito risvegliato, resterà stupito da tutto ciò che erroneamente viene presentato come un’attività spirituale e rappresentato con fervore, se lui stesso in tale attività non riconosce nessuna luce dall’alto, se cerca invano l’effetto che dovrebbe promuovere la maturità dell’anima dell’uomo e, per così dire, si trova solo davanti a un procedimento inspiegabile, che non gli dà nessuna soddisfazione interiore.

Un tale procedimento sarebbe, ad esempio, una comunicazione in una lingua incomprensibile, quale manifestazione di un essere dal regno spirituale che cerca solo di annunciarsi tramite un uomo sulla Terra. Questo essere può certamente servirsi di un essere umano per esprimere se stesso, ma non si tratta mai di esseri che su incarico Mio devono portare la luce agli uomini, e ciò non rappresenta nessuna manifestazione dello spirito tramite tali uomini, bensì, piuttosto, la reazione di un debole spirito terreno che, pressato da un essere spirituale, nella devozione entusiastica, rinuncia alla propria volontà, e quindi, per un simile essere spirituale è una gradita possibilità quando può esprimersi attraverso chi è debole, e ciò nel modo come lui stesso ne è capace.

Tutto ciò che proviene dall’alto, ciò che viene trasmesso agli uomini sulla Terra nella Mia Volontà, deve irradiare luce, gli uomini che cercano la luce devono ricevere i raggi della luce. Dove non c’è nessun chiarore di luce, non c’è nemmeno alcun operare dal regno della luce, e gli uomini non devono, tramite il culto religioso fanatico, mettersi a disposizione di forze discutibili. Il desiderio di mettersi in mostra, gioca sovente un grande ruolo, e ogni errore, ogni debolezza, vengono sfruttati da quelle forze, ma sempre in modo tale, che un uomo di spirito risvegliato sappia riconoscere da dove vengono le comunicazioni.

E’ certamente da lodare un entusiasmo, ma non sempre è adeguato, non sempre procura risultati tali, come corrispondono alla Mia Volontà, la quale in un certo qual modo, precede. Io lascio risplendere la Mia luce dov’è desiderata, ma anche l’avversario sa accendere delle luci ingannevoli, che però non emanano nessun chiarore; e da ciò riconoscerete sempre, che solo l’eterna Luce diffonde uno splendore radioso, …e che il principe delle tenebre non potrà mai illuminare l’oscurità! – Amen!

 

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