B. D. nr. 5162

(1. 07. 1951)

 

“Nessuno può determinare il tempo della fine!”

 

(il Signore):

Voler determinare il tempo del prossimo Giudizio universale non corrisponde alla Mia Volontà e alla Mia Sapienza, la quale riconosce molto bene che una conoscenza del tempo e dell’ora è pregiudizievole per voi uomini, dato che influenzerebbe sia il vostro pensare come anche le vostre azioni, e perciò viene tenuto segreto da Me, nonostante i Miei continui annunci, avvertimenti e ammonimenti. Voi uomini dovete percorrere nella libera volontà il vostro stile di vita, per cui sono certamente buone le continue indicazioni alla vicina fine, ma non la precisa conoscenza del tempo e dell’ora.

Certamente la fine, il Giudizio universale, è molto vicino, e ve lo annuncio ripetutamente, ciononostante ne sarete sorpresi tutti, perché nessuno se lo aspetta con certezza, e non crederà nella fine precoce. Tuttavia, chi crede di poter indicare il tempo e l’ora, non è un Mio inviato, e non dovete credere alle sue parole, benché pretenda di parlare per Me, benché cerchi anche di introdurre il prossimo nella giusta fede in Me. Questa affermazione non gli è stata trasmessa dal Mio Spirito, non procede da Me, è un prodotto del proprio pensiero, di cui egli stesso è sicuro come se fosse la verità, e perciò cerca di diffonderla.

«Nessuno conosce il giorno e l’ora!» [Mt. 24,36]. Ricordate queste parole che ho pronunciato sulla Terra ai Miei discepoli. Come Dio e Creatore dell’infinità so davvero bene fin dall’eternità di questo giorno e di quest’ora, ma la Mia Sapienza Mi impedisce di comunicarvi questa conoscenza, perché si tratta della libera volontà dell’uomo, che non dev’essere sfiorata, ma attraverso ogni precisa comunicazione dell’ultimo giorno ne viene toccata. Il giorno è certamente fissato fin dall’eternità, proprio così fissati sono però anche tutti gli avvenimenti precedenti che devono contribuire al cambiamento della volontà dell’uomo senza coercizione.

Così da parte Mia sarà fatto tutto ciò che serve all’uomo, per poter attendere nella giusta predisposizione l’ultimo giorno del Mio Giudizio; però, se (questo tempo) non viene utilizzato dall’uomo stesso, è già decisa la sua sorte per un tempo infinitamente lungo1. La conoscenza del giorno e dell’ora della fine avrebbe per conseguenza un cambiamento della sua volontà per costrizione, il che però non lo autorizzerebbe ad entrare nel regno della luce, né nel paradiso della nuova Terra2, ma nemmeno esporrebbe l’uomo all’eterna rovina, perché paura e timore determinerebbero la sua volontà, ma non l’amore, che deve essere l’unico motivo del cambiamento della volontà.

Quindi l’amore sarebbe ancora scarso, e questo non giustificherebbe che si può parlare di un cambiamento dell’essere; la volontà di comportarsi in modo giusto dovrebbe essere accreditata alla sua indole, e costui, in certo qual modo, sarebbe obbediente, ma non per amore, ma per paura! Alla fine, però, deve decidere l’amore, perché voglio separare i caproni dalle pecore, voglio eseguire una purificazione con cui concludere un tratto di redenzione, prima che ne inizi uno nuovo. Perciò deve aver luogo una chiara decisione di volontà, per cui gli uomini hanno abbondantemente tempo e occasione, e come incentivo viene annunciata loro la vicina fine.

Tuttavia, devono decidersi completamente senza alcuna costrizione. Per questo tengo segreto il giorno e l’ora, ma verrà come un ladro nella notte quando nessuno se l’aspetta, sarà lì quando gli uomini, nel godimento della vita, trovano il loro appagamento, quando si rincorreranno da un godimento all’altro, quando dimenticheranno tutto ciò che li circonda e saranno allegri, …quando saranno nella più piena gioia di vivere!

Allora inizierà il giorno che metterà fine a tutto. E allora si vedrà chi sta dalla Mia parte oppure dalla parte del Mio avversario, il signore di questo mondo. Allora tutto sarà palese: luce e tenebra, verità e menzogna, amore e odio! Allora nessuno potrà nascondersi oppure velare la sua vera natura. Allora ognuno si presenterà così com’è realmente, perché le avversità intorno a lui gli strapperanno la maschera dal viso. Allora, a ciascuno verrà l’equa ricompensa: luce o tenebra, celestiale beata felicità, …oppure eterna dannazione! – Amen!

 

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1 – ‘perdute per tempi eterni’ : è il giudizio degli empi insieme all’avversario di Dio, la cui anima, cioè l’elemento spirituale originario negativo degli uomini che vorranno restare in opposizione a Dio fino all’ultimo minuto prima del Giudizio finale, sarà di nuovo relegata nella materia più dura. [vedi il fascicolo n. 44 – “La nuova relegazione”]

2 – ‘nuova Terra’ : la Terra sarà rinnovata completamente come un nuovo paradiso terrestre, per accogliere una nuova generazione di uomini completamente dediti a Dio. [vedi il fascicolo n. 45 – “La nuova Terra”]

 

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