B. D. nr. 4405

(15. 08. 1940)

 

Nelle creazioni materiali e spirituali, si esprime l’attività degli esseri di luce

 

(da uno spirito-guida):

Il mondo visibile racchiude lo spirituale non redento, e perciò presenta delle Creazioni materiali nelle quali lo spirituale deve maturare, quindi il mondo materiale è necessario finché deve esistere una forma che serva allo spirituale come involucro, che esso deve percepire come costrizione, perché la spinta per ridiventare libero da questa forma, è il motivo di un’attività, e questa, a sua volta, è necessaria affinché esso maturi. L’entità racchiusa nella forma serve tramite quest’attività secondo il suo scopo, e tramite il servire, anche se lentamente nello stato dell’obbligo, si sviluppa verso l’alto.

Se l’entità non fosse legata in una forma, sosterebbe inattiva, perché si trova ancora in uno stato di resistenza a Dio, e perciò è senza forza, mentre da essere vivente, per cui è necessaria la forma esterna, riceve anche la forza per vivere, così da renderle possibile la sua attività. Perciò, nel mondo materiale si nota un costante cambiamento, perché l’attività significa sempre una trasformazione di ciò che deve essere considerato come materia. Questa percezione è possibile nello stadio come essere umano, in cui la continua attività è il requisito affinché la vita fisica possa essere conservata.

Lo stato di inattività è già uno stato di morte, benché il corpo possa essere considerato ancora vivente, perciò l’inattività è un segno della forza inutilizzata, che all’uomo viene poi sottratta completamente, perché una vita terrena inattiva infrange l’Ordine divino, e ciò deve ripercuotersi in modo corrispondente. Solo attraverso l‘attività può aver luogo uno sviluppo verso l’alto, e questo è lo scopo e la meta della vita terrena, sia per l’uomo come anche per l’intera Creazione terrena, nella quale lo spirituale deve attivarsi nel servire.

*

(15. 08. 1948)

E così, delle creazioni terrene sussisteranno finché dovrà essere liberato ancora dello spirituale, il che richiede delle eternità.

Ogni creazione terrena è solo l’immagine di un’opera spirituale creata, è la forma che lo spirituale può vedere nel suo debole grado di conoscenza, mentre il puramente spirituale è visibile solo all’essere maturo che sta nella conoscenza, nella luce, e che può vedere tutto lo spirituale come con gli occhi fisici. Queste creazioni sono magnifiche da vedere, sono di una molteplicità e formazione, che non potrebbero trovare nessun paragone sulla Terra. L’osservatore può solo goderne costantemente, e ritenere se stesso in una cognizione di forza, che lo spinge a un’attività creatrice e modellatrice. Le creazioni spirituali non hanno bisogno di nessuno spazio, e quindi sono anche illimitate nella loro estensione.

«Quello che nessun occhio umano ha mai visto e nessun orecchio umano ha mai udito, l’ho preparato per coloro che Mi amano!» [1° Corinzi 2,9]. Questa promessa si adempie nel contemplare tali creazioni che testimoniano dell’insospettato Amore e della Sapienza di Dio, e che sono accessibili a ogni essere che sia nella luce; e poiché sono delle pure creazioni di luce, esse irradiano luce dappertutto, e quindi sono delle fonti di luce che illuminano l’universo, anche se le creazioni stesse non sono visibili. Tuttavia, l’irradiazione di luce si manifesta e compenetra l’universo, per dirigersi verso delle creazioni prive di luce, essendo materiali, così da rendersi visibile agli esseri che necessitano sicuramente di luce, ma non possono generarla senza essere essi stessi dei portatori di luce, cioè in grado di ricevere una diretta irradiazione di luce dal regno spirituale.

Delle creazioni che splendono, sono da considerare creazioni spirituali, quindi non sussistono di sostanze terreno-materiali, ma sono visibili solo a chi è in grado di contemplare spiritualmente, mentre un essere imperfetto può vedere solo la luce che viene irradiata da queste creazioni spirituali. Anche delle creazioni spirituali possono prendere forma non appena giungono in un ambito di materia giudicata, se per Volontà di Dio deve sorgere una nuova creazione per ospitare dello spirituale giudicato, e queste creazioni vengono poste nel Cosmo dagli esseri di luce come idee proprie, ma corrispondenti alla Volontà di Dio, perché la materia è dello spirituale divenuto forma che in qualche modo viene sempre raddensato, ma che originariamente è spirituale, quindi, forza da Dio.

Nel momento in cui lo spirituale prende forma, quindi sorge la materia, (come nel concepimento di un essere umano) ciò sfugge alla conoscenza dell’essere, il quale, incarnato come uomo, vive in mezzo alla Creazione materiale e la cui conoscenza corrisponde al suo grado di maturità. Solo come essere di luce può comprendere il procedimento del sorgere della materia, se allo stesso tempo possiede anche la conoscenza delle Creazioni spirituali, ed esso stesso potrà essere attivo, creando e formando. Allora gli diventeranno chiare ed avrà risposte a molte domande che come uomo non poteva risolvere, e il suo lodare e glorificare l’eterno Creatore, …non finirà mai! – Amen!

 

 

*  *  *  *  *

< Pagina precedente