B. D. nr. 4039 a/b

(13/14. 05. 1947)

 

Dio ammonisce le debolezze ed esorta all’amore tramite la voce della coscienza

 

(da uno spirito-guida):

Proteggetevi dai pensieri, parole e azioni impure, e procederete rettamente davanti a Dio. Non vi diamo nessun comandamento, bensì, solo ammonimenti e avvertimenti, che però vengono posti nel vostro cuore come la voce della coscienza. Voi siete in possesso della libera volontà, e perciò potete fare e non fare quello che volete, e così potete anche lasciare ignorato il comandamento dell’amore per Dio e per il prossimo, nonostante sia un comandamento. Tuttavia potete condurre il modo di vivere della vostra vita più o meno secondo la Volontà divina, poiché questa Volontà divina pone come ultima meta il perfezionamento dell’anima, e per raggiungere questo obiettivo, l’uomo deve lavorare su di sé e deporre tutto ciò che contraddistingue la sua imperfezione.

L’anima deve dominare il corpo, e l’uomo deve adattare i desideri di questo alla sua anima, tendere verso l’alto, quindi valorizzare i beni spirituali più di quelli terreni; deve vincere il mondo e volgersi al regno spirituale. Per questo, la via più semplice è l’amore. Una persona amorevole avrà sempre più il desiderio per il bene spirituale, che per le gioie e il possesso di beni terreni. E tuttavia, non vincerà definitivamente il mondo finché vive ancora in mezzo al mondo, e questo non gli sarà messo in conto come peccato, ma solo come un ostacolo per arrampicarsi sull’ultimo gradino della scala del Cielo, e l’uomo da se stesso deve superare questo ostacolo.

Dio non lo condanna, ma lo aiuta a liberarsi dalle brame e dai vizi. Egli conosce le debolezze degli uomini e ne tiene conto, perché Egli ama gli uomini, e un Padre amorevole garantisce ai Suoi figli ciò che non causa danno alla loro anima.

E così, l’uomo avrà anche delle ore di debolezza, che Dio gli perdonerà, non giudicandolo a causa di tale debolezza, e pur se egli non peccherà, non tenderà nemmeno verso l’alto se paga troppo il tributo alla Terra. E perciò il lavoro sull’anima dovrà essere eseguito più intensamente, quanto più l’uomo appartiene al mondo, cioè, quando più egli accontenta troppo il suo corpo. In questo caso conta la misura, perché, non appena il desiderio terreno supera l’attività tendente allo spirituale, l’uomo stesso si sarà giocato la benedizione di Dio, e allora gli mancherà la forza per la risalita.

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(14. 05. 1947)

Chi rimane unito a Dio in mezzo al vortice del mondo, chi non lascia inutilizzata nessuna occasione e intende chiedere costantemente la grazia e l’aiuto di Dio, chi si rivolge a Lui per qualsiasi problema per avere un consiglio, nell’ora dell’afflizione del corpo e dell’anima non sarà abbandonato da Dio, e il Suo strumento è l’Amore! Dove c’è l’amore, là non c’è peccato! Dove invece manca l’amore, là l’uomo deve badare a se stesso e ai suoi pensieri. Deve controllarsi costantemente, non deve farsi schiavo dei suoi vizi, deve educarsi all’amore, perché tutto ciò che testimonia l’amore è nobile e buono; mentre, quando manca l’amore, tutto può diventare facilmente peccato. Dio guarda al cuore degli uomini, e in ogni momento Egli guida i pensieri dei Suoi, e non permetterà che essi cadano nel peccato, così come, …sarà anche un mite Giudice per i deboli che Lo amano! – Amen!

 

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