B. D. nr. 3310

(28. 10. 1944)

 

Il vero amore è divino, nobilita l’anima, tende all’alto, è benedetto da Dio

 

(da uno spirito-guida):

Nessuna richiesta che sale dall’intimo del cuore, riecheggia inascoltata all’orecchio del Padre celeste, e ogni pensiero rivolto a Dio dona forza e grazia, perché il Suo Amore è costantemente con coloro che si sforzano per la pace interiore, che vogliono appartenere a Lui e devono lottare e combattere contro gli attacchi del mondo. Nondimeno, a loro giunge la forza solo quando questa è necessaria.

Dio ha messo l’amore nel cuore dell’uomo, Egli l’ha reso capace per questo sentimento, il quale, se prende la giusta direzione, non è più terreno, ma divino. L’amore è un desiderio per l’unione, e tuttavia, ciò può riguardare un desiderio dello spirituale ancora immaturo per la materia, oppure per diversi godimenti del mondo che trascinano in giù, che non nobilitano, ma degradano l’anima; e allora è un amore invertito che deve essere combattuto, per il bene dell’anima.

Quest’amore non è divino, perché un amore divino tende verso le altezze luminose, tende all’unione con lo spirituale maturo, cerca solo di rendere felici, e non tende mai ai beni terreni. Il vero amore può valere per tutte le cose, ma solo nel senso salvifico per soccorrere, dove l’aiuto è necessario. Il vero amore può anche risvegliarsi da persona a persona, quando predomina sempre il principio donante di voler rendere felici, e l’uomo nel metterlo in pratica percepisce la propria felicità, perché il vero amore deve rendere felice, essendo divino.

Il desiderio per l’unione deve contrassegnare il vero amore, e quest’unione può avvenire fisicamente oppure anche spiritualmente. Un’unione solo fisica può significare un pericolo per il vero amore, quando l’uomo non è abbastanza forte e l’amore donante si trasforma in uno pretendente. L’amore spirituale è, e rimane divino, e non potrà mai trascinare l’uomo verso il basso, perché un simile amore è una fusione di anime, un’unione per l’incremento della forza spirituale. Quest’amore è voluto da Dio per promuovere l’anima, e perché il desiderio di entrambi si rivolga verso l’alto e consenta loro di percorrere insieme la vita.

Invece l’amore fisico deve sempre essere sacrificato all’amore spirituale, cioè il desiderio del corpo deve essere superato, l’uomo deve voler solo dare, e mai voler possedere; egli deve essere disposto a sacrificarsi, se in tal modo può aiutare l’altro, deve combattere con se stesso affinché il suo amore sia vero, divino, e rimanga puramente spirituale per elevarlo verso l’alto.

L’amore disinteressato per il prossimo dimostra sempre il vero amore, e finché l’amore di due persone esiste reciprocamente nel servire disinteressato, è divino e benedetto da Dio, poiché Egli ha creato gli esseri umani, l’uno per l’altro, Egli li ha riuniti affinché procedessero insieme verso l’alto, e benedirà ogni unione che si basa sul puro amore salvifico, divino. Tuttavia, essi devono proteggere quest’amore come il bene più sacro, affinché rimanga puro e divino fino alla fine della loro vita. – Amen!

 

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