B. D. nr. 2396
(5. 07. 1942)
Differenti risultati tra ispirati da Dio e rinati nello spirito
I veri chiamati sono coloro che hanno avuto in precedenza la rinascita
(da uno spirito-guida):
Lo spirito elargitore della Sapienza può essere solo di origine divina, e pertanto questo spirito giammai potrà sbagliare. Così poi c’è da credere che ogni cosa sia sorta dal suo operare, anche se è difficile da accettare. Resta solo da esaminare se ciò che è sorto, sia il prodotto dall’operare dello spirito, oppure umano, e questo è molto facile da costatare.
Innanzitutto deve essere preso in considerazione quale scopo persegue l’uomo, …con ciò che dà conoscenza al prossimo, se in tal modo devono essere ottenuti dei vantaggi terreni oppure se lo induce solamente la volontà di dare. Inoltre deve essere esaminato se ciò che emerge, sfiora delle materie spirituali oppure terrene; deve essere osservato il formarsi della natura e dell’atteggiamento dell’essere umano verso Dio, …il cui agire spirituale deve essere esaminato.
Un’opera, il cui contenuto sia solo puramente spirituale, non potrà mai essere un’opera sorta propriamente nell’intelletto, senza il co-aiuto di Dio, quindi senza l’operare del Suo Spirito, poiché la volontà di risolvere dei problemi spirituali ha già per conseguenza l’operare dello Spirito, e questa volontà è rivolta a Dio se l’uomo sta immancabilmente nel giusto pensiero; in pratica, egli riceve il patrimonio mentale dal mondo spirituale che gli affluisce ugualmente dal mondo spirituale legato a Dio. E così, rimane aperta solo la domanda del perché sia stato possibile diffondere svariati risultati che furono tutti presentati come l’operare dello spirito.
C’è da differenziare se un uomo sia chiamato per questo ad accogliere i Doni spirituali divini e a diffonderli, …oppure supponga di essere stato chiamato lui stesso per questo, se lui stesso si appropria di una funzione, prima di aver stabilito l’intima unione con Dio, prima di essere rinato nello spirito. – Deve essere la rinascita dello spirito a precedere, prima che lo spirito nell’uomo possa diventare efficace. Tuttavia, la rinascita dello spirito non sempre precede, e nonostante ciò, sono state sollevate delle questioni spirituali sotto l’utilizzo dell’intelletto mondano, ed hanno avuto risposta, e quindi sono sorti degli insegnamenti che deviano l’uno dall’altro, e che pretendono tutti di essere riconosciuti come verità. Pertanto, dei problemi spirituali sono stati risolti solo razionalmente, che però possono essere risolti secondo verità, …solo dallo spirito di Dio.
Lo spirito di Dio può dunque essere efficace solamente se l’uomo è rinato nello spirito, quando egli sta in intima e sincera unione con Dio e non desidera ardentemente null’altro che ricevere la verità divina, nella profondissima consapevolezza della sua appartenenza a Dio e nell’ardente desiderio della definitiva unione con Lui. A questi affluisce la purissima verità, e i risultati di tali uomini devono inevitabilmente coincidere! Gli uomini non possono giudicare il grado di dedizione a Dio, invece Dio la desume, ed Egli sceglie quelli che Lo devono servire, perché in ciò riconosce la loro volontà e la loro disponibilità.
Deve esistere un’intima relazione tra l’uomo e Dio, poiché questo è il presupposto per l’efficacia dello spirito in lui e attraverso di lui. Tuttavia, l’intimo rapporto può anche essere instaurato solo apparentemente davanti agli uomini, da coloro che si credono chiamati e, tuttavia, non lo sono! Poiché, né intelletto né rango, né confessioni né funzioni, sono decisive per l’operare dello spirito, bensì solo la natura del cuore, la quale però non rimane nascosta davanti a Dio. Di conseguenza, la Sapienza e la Verità non possono essere cercate e aspettate laddove la volontà umana ne ha fatto da ciò un mestiere, poiché la designazione deve giungere unicamente da Dio, e sarà chiamato quell’uomo che attraverso l’agire nell’amore si renderà degno della Sua Grazia, la quale, attraverso delle opere d’amore, scioglierà le catene dello spirito, quindi aprirà la sua anima all’afflusso spirituale dall’esterno.
Dio sceglie questi tali come Suoi collaboratori, trasmettendo loro la verità, affinché insegnando essi possano nuovamente inoltrarla. E chi di loro è quindi istruito da Dio, la conoscenza concorderà e non conterrà nessuna deviazione l’una dall’altra. Inoltre, questi uomini si troveranno per lo più, …al di fuori di coloro che si avvalgono del diritto di insegnare. Essi non apparterranno a coloro i quali credono di aver acquisito la loro conoscenza attraverso lo studio; essi si troveranno tra le file di coloro che percorrono inosservati il loro cammino terreno, e non avranno nessuna funzione né alcuna aspirazione. Non desidereranno il mondo né i suoi beni, bensì attraverso la libera volontà alla rinuncia, …si conquisteranno le Grazie più grandi, per avere il permesso di prendere in ricezione la Parola di Dio, …ed essere istruiti da Dio stesso.
Dunque, è indispensabile in precedenza la rinascita dello spirito! Dev’essere subentrato lo stato in cui l’uomo cerca coscientemente il collegamento con Dio, che Lo voglia servire, perché si sente come Sua creatura e desidera l’unione con Lui nella conoscenza che questo era il suo stato primordiale e la sua destinazione originaria. Questa conoscenza rende possibile l’operare dello spirito in lui, e rende l’essere umano anche ricettivo per la verità, poiché senza questa conoscenza, la verità gli sarebbe incomprensibile, e non sarebbe mai riconosciuta come tale!
La verità non può certamente essere trasmessa scolasticamente, quindi guidata oltre. Tuttavia, per poterla afferrare, lo spirito proveniente da Dio nell’uomo deve essere in grado di agire, il che richiede dapprima l’operare nell’amore. Uomini che si sentono chiamati a insegnare, non sono comunque sempre attivi nell’amore e capaci di amare, quindi sono anche incapaci per l’insegnamento, poiché non possono dare oltre, ma solo ciò che possiedono. Nondimeno, a loro manca la Sapienza, così come manca loro l’amore, e ciò che ora diffondono, non può giammai essere chiamata Verità divina, perché questa, Dio la riserva a Sé, offrendola a coloro che Egli sceglie, …perché si mostrarono degni della Sua Grazia! – Amen!
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