B. D. nr. 2128
(26. 10. 1941)
Com’è lo stato dell’anima, così sarà nell’aldilà, se la sofferenza sulla Terra non la cambia
(da uno spirito-guida):
Non appena l’anima abbandona l’involucro fisico, hanno effetto le azioni buone o cattive della vita terrena, e cioè l’anima arriva in un ambiente che corrisponde al suo cammino sulla Terra: luminoso se la vita terrena era un cammino nell’amore, oppure senza luce, se è stato disamorevole! Questo nuovo ambiente influisce sui suoi sentimenti, il che significa uno stato beato o infelice.
Per chi vive sulla Terra è inimmaginabile comprendere la beatitudine di un essere che dimora nella luce, come anche, lo stato nel quale dimora un’anima senza luce. Sono dei tormenti cui non si può porre fine arbitrariamente, e che fanno scaturire nell’anima la disperazione, perché è del tutto incapace di cambiare la propria situazione, e ci sono innumerevoli esseri umani che sulla Terra creano questo stato tormentoso della loro anima attraverso il proprio modo di vivere. Dio conosce il loro futuro destino nell’aldilà e vorrebbe scongiurarlo e determinarli a un diverso stile di vita, finché c’è ancora tempo, poiché sulla Terra basta la volontà per giungere in alto, così da procurarsi forza e grazia per guidare la propria vita in un'altra direzione.
Ciò che nell’aldilà richiede tempi infiniti, …può svolgersi in breve tempo sulla Terra: un totale cambiamento del pensiero che può essere procurato tramite la sofferenza terrena! Questa è la spiegazione per la sofferenza che viene imposta sull’umanità, quando gli uomini si ritrovano con una volontà completamente invertita e conducono un cammino di vita che per conseguenza avrà un’inevitabile stato tormentoso nell’aldilà! – Amen!
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