B. D. nr. 1914

(13. 05. 1941)

 

La Creazione cela in sé l’essenziale lontano da Dio

 

(da uno spirito-guida):

La volontà contraria a Dio è stata il motivo dell’apostasia da Lui, e questa ha rappresentato il polo opposto di Dio, cioè l’essenziale che stava nella volontà contraria, si allontanò da Dio per tendere al potere che aveva stimolato questa volontà in antitesi, che quindi si contrappose consapevolmente a Dio. Esso era un’entità di origine divina, quindi un essere sommamente perfetto, il quale era anche libero di opporsi a Dio, poiché la libertà della volontà è una parte, anzi, è assolutamente parte della perfezione!

Dunque, è da comprendere che anche l’essenziale, sorto dalla volontà di questo potere, doveva avere in sé la libera volontà, quindi era spinto in un grado di imperfezione senza una vera e propria colpa. Perciò Dio diede a questo essenziale il diritto dell’auto determinazione, in modo che potesse scegliere liberamente il suo Signore. E l’essenziale si decise nella libera volontà per l’avversario di Dio. Di conseguenza, non fu più senza colpa, poiché,  questo essenziale, che portava l’oscurità in sé come segno della lontananza da Dio, per potersi decidere doveva entrare a contatto con la luce, per conoscere anche questa. Invece esso condusse contro lo spirituale della luce, una lotta per tirarlo giù a sé, e questa fu un’aperta ribellione contro Dio. Quindi, l’essenziale diventò peccaminoso.

E fu per far diventare di nuovo liberi da questo peccato della ribellione di una volta contro Dio, che è stato creato tutto, Cielo e Terra, tutti i corpi celesti, l’intera Creazione! E ora l’essenziale cammina attraverso questa Creazione, sempre e solo verso un’unica meta: riavvicinarsi a Dio, per ridiventare pieno di luce, per tornare ad essere quello che era stato una volta, ma che aveva disprezzato!

La Creazione cela in sé quell’essenziale che è ancora, più o meno, lontano da Dio, e tutto quest’essenziale è sottratto all’influenza dell’avversario di Dio finché percorre il cammino attraverso le singole opere della Creazione. Tuttavia, l’essere non può essere guidato sistematicamente verso l’alto, perché allora sarebbe solo un essere giudicato, e raggiungerebbe senza volontà il suo stato di maturità, escludendo il grado della perfezione. Di conseguenza, la sua volontà dovrà essere messa di nuovo alla prova, sia se si decide per Dio, oppure per il Suo avversario.

Quindi, gli deve essere data la libera volontà per un certo tempo e, contemporaneamente, deve essere concesso all’avversario di Dio l’accesso e l’influenza sull’essenziale. Inoltre, è anche ammessa l’influenza degli esseri di luce, in modo che l’essere possa decidersi veramente libero, per Dio oppure per il Suo avversario. E ora entrambi sviluppano la loro attività e combattono per l’essere, che, sulla Terra, deve sostenere come ‘uomo’ questa prova di volontà.

Prima dell’Opera di redenzione di Gesù, l’influenza e il potere dell’avversario erano immensi, e la volontà, anche se libera, era straordinariamente debole, proprio a causa di quel potere del suo progenitore. E l’Amore divino ne ebbe pietà, ma Dio non poteva intervenire con la forza, per non rendere impossibile il divenire perfetto dell’essere. Quindi Lui stesso dovette andare in aiuto agli esseri e, come Rappresentante di questi esseri schiavizzati, dovette intraprendere la lotta contro colui che aveva legato la volontà degli uomini attraverso il suo potere.

Egli dovette condurre la lotta contro di lui, combattendo con quegli unici mezzi in grado di spezzare il potere dell’avversario. Dovette combattere con i mezzi dell’amore, perché contro di questi, l’avversario era impotente. E per amore degli uomini, l’Uomo-Dio, Gesù, si lasciò crocifiggere, e così vinse la morte, cioè vinse la volontà legata, e allo stesso tempo, quella di colui che aveva legato quella volontà. E da quel momento si liberò la via per tutti coloro che, come Gesù, avrebbero seguito quella via, poiché avrebbero preso la via dell’amore, anche con la fede nel divin Redentore dell’umanità.

L’uomo che sta nell’amore, sarà anche in grado di riconoscere e affermare Gesù Cristo come Redentore, perché starà anche in strettissima unione con Lui, se sta nell’amore, cioè, se è attivo amorevolmente sulla Terra. Su di lui l’avversario avrà poca influenza, e di conseguenza non potrà togliergli la conoscenza della Divinità di Gesù. Pertanto, Gesù Cristo sarà riconosciuto come figlio di Dio e Redentore del mondo, da tutti coloro che attraverso l’amorevole attività si staccheranno dal potere dell’avversario di Dio.

Invece coloro che Lo rifiuteranno, resteranno ancora sotto la sua influenza, quindi, in una volontà legata, dalla quale potranno liberarsi solo quando, essendo troppo deboli per prestare liberamente resistenza, oppure per attivarsi nell’amore, chiederanno intimamente le grazie dell’Opera di redenzione. Anche la volontà di seguire la retta via verso Dio procurerà loro la forza, perché per questo, Gesù Cristo ha dato la Sua vita, affinché questa volontà sia rafforzata, affinché l’uomo, se vuol liberarsi dal potere opposto, …possa farlo, dichiarandosi per Gesù Cristo! – Amen!

 

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