B. D. nr. 1825
(23. 02. 1941)
Nello stato dell’obbligo dello spirituale non redento, la luce ha influenza
[segue dal n. 1822]
(da uno spirito-guida):
La luce dello spirito penetra in ogni materia, cioè lo spirituale che si cela nella materia viene costantemente influenzato dallo spirituale che sta al di fuori della materia, affinché compia ciò che deve condurlo alla redenzione. Lo spirituale al di fuori della materia è dominato dalla Volontà di Dio, ovvero, detto meglio, è soggetto alla Volontà divina, perciò influenzerà così come Dio lo determina. Pertanto, questo spirituale è responsabile dello sviluppo dello spirituale ancora insito nella materia che si trova all’inizio del suo sviluppo, e quest’ultimo è chiamato a eseguire ciò che richiede da esso lo spirituale maturo.
Questo è lo stato dell’obbligo, che ogni essere deve passare prima di ottenere la libera volontà come ‘essere umano’. Allo stesso tempo, però, lo spirituale maturo rende consapevole lo spirituale ancora non sviluppato, del suo stato di relegato nella solida forma, e lo stimola all’attività, affinché all’essere diventi poi un tormento la dimora nella forma solida senza luce. Perciò, quando un essere di luce irrompe in quest’oscurità e fa giungere un barlume di luce allo spirituale nella forma, nell’essere si risveglia il desiderio per la luce, e perciò esegue anche volenteroso ciò che gli viene richiesto, e così il suo involucro si allenta un po’.
Di conseguenza, lo spirito dall’esterno può entrare più facilmente in contatto con lo spirituale all’interno. Parallelamente, la luce è il mezzo e lo scopo far affluire la luce, e ciò significa, diventare affamati di luce, desiderare la luce, e ‘desiderare’ significa ‘adempimento’, perché all’essere che desidera la luce, questa gli sarà anche data.
E’ oltremodo visibile quale Amore unisce l’eterna Divinità con le Sue creature, affinché diventi attiva la volontà in sé, cioè, che nella forma eseguano la Volontà divina. È di grande vantaggio per l’essere, quando la propria volontà è già indirizzata alla Volontà divina finché si trova ancora nello stato dell’obbligo, poiché un tale essere attraverserà con più facilità il percorso terreno, potrà abbandonare dopo breve tempo ogni forma, dato che avrà eseguito volontariamente ciò che ha valore per l’essere: la redenzione!
È difficile spiegare in quale modo lo spirituale maturo assiste lo spirituale legato. Questi sono dei flussi spirituali che ogni opera della Creazione deve percepire, e che portano al risveglio lo spirituale che ancora sonnecchia. Solo quello del tutto ribelle permane nella sua volontà contraria a Dio, e quindi la sua forma esteriore resta ancora molto dura, tanto che nemmeno l’amore delle entità spirituali mature è in grado di spezzarne la mentalità ancora rigida, poiché all’essere che è in opposizione a Dio, la luce splende solo raramente. Pertanto, una mentalità rigida non può essere spezzata facilmente senza il suo rincrescimento. Infatti, l’essenziale immaturo, a causa della propria mancanza di luce, non riconosce che c’è sempre un aiuto, e quindi non lo desidera nemmeno di propria iniziativa.
Perciò, spesso lo spirituale legato viene scosso con forza dalla sua testardaggine, affinché in uno stato di libertà temporanea impari a riconoscere i vantaggi di uno stato libero, e poi diventi più esigente verso la luce, così che le forze spirituali mature abbiano poi l’accesso e, di conseguenza, possano influire con successo verso lo spirituale legato. Solo così esso comincerà a eseguire con fervore ciò che gli viene richiesto, e la durezza della forma comincia ad allentarsi notevolmente. In tal caso la liberazione da queste forme si svolge in modo relativamente rapido, e lo spirito educatore proveniente da Dio ha accesso senza ostacoli allo spirituale che si cela nella materia e che anela la liberazione. – Amen!
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