B. D. nr. 1803
(6. 02. 1941)
È necessario stabilire i collegamenti dalla Terra all’aldilà solo in uno stato di maturità spirituale
(da uno spirito-guida):
Non devono esserci dubbi sul fatto che solo chi è progredito spiritualmente sia in grado di stabilire con successo un collegamento con le forze dell’aldilà, la cui conseguenza è che gli sarà trasmessa la Sapienza divina e una conoscenza illimitata. Se invece vengono stabiliti dei collegamenti con l’aldilà senza la necessaria maturità spirituale, allora tali opportunità saranno sfruttate anche dagli esseri immaturi dell’aldilà, e il successo diventerà una guida all’errore, cosciente e incosciente, tramite delle forze maligne e ignoranti. Si può solo ammonire dall’approntare tali collegamenti, perché non porteranno nessun vantaggio spirituale, né agli uomini né agli esseri spirituali, e per questo sono un grande pericolo.
Gli uomini possono invocare in ogni momento le buone forze spirituali per essere protetti, per ricevere aiuto e anche per essere istruiti spiritualmente, e queste forze saranno sempre disposte verso i figli terreni, ma allora basterà anche una silenziosa invocazione nel pensiero. Se invece l’uomo cerca di stabilire un collegamento visibile con l’aspettativa che le forze dell’aldilà si manifestino in modo evidente, allora il presupposto deve essere una certa maturità spirituale, affinché ora si annuncino delle forze sapienti e si manifestino quelle che vengono desiderate e invocate dal figlio terreno affamato di conoscenza.
Le persone spiritualmente immature non hanno il desiderio per la pura verità, ma cercano solo il chiarimento su domande terrene, e tutta la loro brama di conoscenza consiste solo nel venire a sapere possibilmente molto sulla vita terrena, sul futuro e sui successi terreni. E così a tali desideri viene risposto da esseri dell’aldilà della stessa mentalità terrena. Tali comunicazioni, è evidente, non possono procurare nessun successo all’anima, e quindi sarebbe meglio non cercarle, se non stimolano l’uomo a pensare alla continuazione della vita dopo la morte e al vero compito durante l’esistenza terrena.
Diversamente, tali collegamenti potrebbero anche dare un vantaggio all’anima, purché l’uomo non rigetti subito tali pensieri, ma questi siano piuttosto il motivo per cui egli esamini se stesso e ora, di conseguenza, cambi la sua vita. Allora anche un tale collegamento stabilito con facilità procurerebbe benedizione, se l’uomo stabilisse poi seriamente il collegamento mentale con le forze buone e sapienti, dato che ora crederebbe in queste e le invocherebbe nella pienissima fede nella loro attività. – Amen!
* * * * *