B. D. nr. 1510

(8. 07. 1940)

 

La caducità delle cose materiali che Dio toglierà, essendo ostacoli alla crescita spirituale

 

(da uno spirito-guida):

A voi esseri umani vi dev’essere dimostrata la caducità di ciò che vi sembra desiderabile; solo allora imparerete a disprezzare la materia, e solo allora potrete lavorare su di voi e sul vostro perfezionamento! Infatti, la materia vi impedisce ancora troppo, distrae i vostri pensieri dal vero compito della vita terrena e così trascorrete inutilizzato il tempo sulla Terra. Dio però ha pietà di voi e cerca di guidare la penuria delle vostre anime. E anche se ciò che Lui lascia venire sulla Terra procura grandi privazioni terrene alle vostre anime, tuttavia è proprio un’ulteriore dimostrazione del Suo immenso Amore, per risparmiarvi in futuro una penuria molto maggiore. Pertanto, riconoscete questo Suo Amore, qualunque cosa Egli faccia venire su di voi!

Sappiate che Egli vuole sempre e solo tenervi lontani da una penuria molto più grande, ma non può esservi del tutto risparmiata la sofferenza, perché voi stessi non mettete mano al lavoro sulla vostra anima. Voi vivete la vostra vita senza pensare alle sue conseguenze e quindi non la utilizzate secondo il suo vero scopo, e questo ha per conseguenza la vostra retrocessione spirituale, che però, Dio vuole impedire per l’Amore che ha per voi che siete le Sue creature. Invece voi tendete alla retrocessione spirituale se cercate di aumentare la materia, perché allora desiderate ciò che dovete superare, desiderate ciò che prima era il vostro stato1, quindi state retrocedendo, mentre il vostro compito è, appunto, di liberarvi da questo desiderio e vincere tutto ciò che è relegato nella forma.

 Affinché ora vi sia facile staccarvi da questa, Dio vuol rendervi consapevoli della caducità di questa e indurvi alla seria riflessione sul vostro vero compito terreno. Egli vi toglie dalla via tutti gli ostacoli che aggravano il cammino verso l’alto, ma senza penuria terrena il vostro sviluppo verso l’alto viene messo in dubbio. La sofferenza non può esservi risparmiata, perché il libero arbitrio ha fallito. Infatti, solo se rinunciate per libera volontà a tutto ciò che è parte del mondo, allora ciò che vi viene mandato dall’alto non vi colpirà in modo doloroso, ma in ciò vi è solo la conferma di quello che la vostra anima aveva prima riconosciuto.

Pertanto, dovrà soffrire sempre e solo quell’uomo il cui cuore non è riuscito a liberarsi dai desideri terreni; egli percepirà dolorosamente quando dovrà sperimentare il naufragio di ciò che gli sembrava desiderabile, e tuttavia una tale sofferenza non gli può essere tenuta lontana, perché è l’ultimo tentativo di cambiare i suoi desideri. Se in questo riconoscerà la Volontà e l’Amore di Dio, anche quest’opera di distruzione2 sarà una benedizione, perché gli avrà fatto riconoscere il suo vero compito. E grazie a questo, ora gli sarà più facile, non avrà da superare così grandi ostacoli, dato che Dio stesso glieli ha diminuiti, …perché lui stesso era troppo debole per combattere contro tutto ciò che lo aveva ostacolato sulla via verso l’alto! – Amen!

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1 – Lo stato precedente dell’anima, la sua origine, cioè il suo processo di formazione spiegato in altri dettati, ovvero il processo di evoluzione delle particelle animiche relegate nella materia per milioni/miliardi di anni, dallo stato materiale, al vegetale, all’animale e poi all’uomo; particelle continuamente ri-assemblate e ri-accorpate per far parte nell’ultimo stadio come anima umana [vedi il fascicolo n. 87 ‘L’evoluzione dello spirituale’].

2 – Quest’opera di distruzione: ciò è riferito agli eventi profetizzati che riguarderanno gli ultimi anni degli ‘ultimi tempi’ e in particolare il breve ‘tempo della fine’, nel quale gli eventi tragici si succederanno fino all’ultima distruzione in modo sempre più incalzante. [vedi il fascicolo n. 138 “L’epilogo del giudizio finale”]

 

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