B. D. nr. 1365

(1. 04. 1940)

 

L’abuso della libera volontà attira tutte le sofferenze e le tribolazioni

 

(da uno spirito-guida):

Gli uomini rifiutano sovente un Creatore saggio e giusto, perché l‘indicibile sofferenza sulla Terra non fa credere nell’Autore di ciò che dovrebbe essere l’Amore stesso. Essi non riflettono sul fatto che sono gli stessi uomini gli autori di tutte le sofferenze e le tribolazioni. Il motivo di tutto è sempre da ricercare nella vera causa, e all’uomo deve altresì rendersi chiaro una buona volta, che sia le sofferenze come i loro effetti, sono le conseguenze di una direzione della sua volontà del tutto sbagliata.

Innanzitutto deve sempre essere considerata la libertà della volontà. Senza di questa, l’uomo non sarebbe ciò che dev’essere, un essere che da se stesso può diventare perfetto, per poter un giorno, …creare e lavorare similmente a Dio. Se non l’avesse, sarebbe un essere giudicato, non più che un animale che la Volontà del Creatore determinerebbe per l’esecuzione della Sua attività. Quindi è escluso che dapprima gli esseri potessero essere messi perfetti nel mondo, bensì, devono prima formarsi come tali, ciò che è il loro destino! E pertanto, il libero arbitrio non può essere tolto all’essere, ma può essere solo influenzato ad agire in questo o in quell’altro modo.

Che ora gli uomini abusino di questo libero arbitrio in un modo a loro completamente insufficiente, che lo usino per allontanarsi sempre di più da Dio invece di avvicinarsi a Lui, è decisivo per tutti i fenomeni concomitanti nella loro vita terrena. Essi potrebbero rendersela molto più facilmente sopportabile, meno dolorosa, se utilizzassero bene la loro volontà, poiché il loro unico compito è di colmare la separazione da Dio, di ridurre la distanza da Lui, di avvicinarsi di nuovo a Dio, dal Quale si sono allontanati quando lo spirito si è staccato dallo Spirito originario.

Tutto lo spirituale che è proceduto da Dio stava nella libera volontà; originariamente si è separato da Dio nell’auto presunzione, e tuttavia si deve riunificare di nuovo con il Creatore di tutte le cose, con lo Spirito primordiale, con la forza originaria, e questo – dato che gli deve essere lasciata la libera volontà – non è possibile diversamente, …se non sulla via della sofferenza, di uno stato di relegato, perché solo la sofferenza riduce l’auto presunzione. La sofferenza è mancanza di libertà, ed il riconoscere la mancanza della libertà rende umili. L’essere non può raggiungere la sua perfezione diversamente che nella più profonda umiltà! Quindi l’essere che si credeva potente e regnante e che si è ribellato a Dio, come Fonte di tutta la luce, dev’essere spinto alla più profonda umiltà per poter percorrere in seguito, con facilità, la via verso l’Alto.

E nel mondo egli è meno che mai umile, …né è desideroso dell’aiuto di Dio, trovandosi, più che mai, nel potere di colui che ha provocato la caduta da Dio di tutto lo spirituale, e che ora si ribella in larga misura contro Dio, mentre gli uomini Lo rinnegano coscientemente ed eseguono nel disamore tutte le pretese dell’avversario, non badando più al comandamento dell’amore che, di nuovo, deve essere adempiuto, se si deve svolgere la spiritualizzazione dell’essere umano che rende l’essere ciò che dovrebbe essere secondo il destino divino.

Quindi, la volontà è fuorviata! E ora questa volontà invertita deve essere plasmata in modo giusto, e ciò è possibile solo attraverso la sofferenza, considerato che tutti gli altri tentativi di una trasformazione sono rimasti senza successo. L’Amore e la Misericordia di Dio non vuol lasciare gli uomini al loro destino scelto da loro stessi, poiché solo la Sua Sapienza riconosce veramente che cosa serve all’anima dell’uomo per il suo perfezionamento! – Amen!

 

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