B. D. nr. 0957

(10. 06. 1939)

 

Le eruzioni sono concesse anche per la salvezza dell’anima

Le affermazioni dei ricercatori sono inutili

 

[segue dal n. 0956]

(da uno spirito-guida):

[…] Perciò non è possibile evitare un avvenimento che è predeterminato fin dall’eternità, e che serve solo allo scopo del ritorno di innumerevoli anime cadute. La costituzione più interna della Terra è continuamente influenzata dall’azione di forze spirituali, e quindi un’eruzione si manifesta quando viene concessa dal divin Creatore, e questa concessione è condizionata ancora dalla volontà dell’uomo stesso. Se l’umanità si trova in uno stato in cui l’anima è del tutto in pericolo per propria colpa, è prevista una catastrofe proprio per la salvezza dell’anima, quindi, infine, la volontà dell’uomo stesso è la causa di una tale totale distruzione, e questo, anche per la salvezza dell’anima dalla più profonda miseria.

Quello che Dio ha deciso nella Sua profondissima Sapienza fin dal principio, è tuttavia nascosto al mondo, ma è stato comunicato a coloro che vivono in Lui e secondo il Suo Ordine, come è stato in tutti i tempi, quando il Signore ha eletto coloro che dovevano ripetutamente annunciare agli uomini la Sua Volontà. Tuttavia, poiché questa conoscenza non può essere dimostrata, allora raramente è stata accettata come verità.

Invece ora dei ricercatori mondani si stanno addentrando in un ambito per loro inaccessibile. Credono di poter sondare intellettualmente il Piano del divin Creatore, cioè, cercano attraverso calcoli di ogni genere di stabilire gli effetti delle leggi della natura; persino, si smarriscono fino al punto da stabilire numericamente il momento della presunta fine del mondo, volendo in tal modo sottomettere la Volontà divina  ai loro calcoli.

L’uomo è così piccolo di fronte all’opera della Creazione, e si arroga comunque una certa conoscenza su cose che gli sono completamente lontane, finché non cercherà di raggiungerle sulla via spirituale. Egli non riconosce l’unica giusta via, ma, al contrario, è pronto a credere molto rapidamente ciò che gli è sottoposto scientificamente. L’intelletto più alto non basta davvero per sondare la verità, invece è la profonda fede di un uomo ignorante, che riesce a penetrare nei misteri della Creazione e porta alla luce una conoscenza inconfutabile.

Pertanto, non si deve mai badare a ciò che i ricercatori mondani sottopongono agli uomini, quando queste ricerche toccano l’opera della Creazione di Dio, perché questo campo è inaccessibile a costoro, finché non si sforzano di dare uno sguardo sulle vie spirituali, infatti, solo ai Suoi figli sulla Terra l’eterna verità viene offerta da Dio stesso, ora e sempre! – Amen!

 

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