B. D. nr. 0334

(16. 03. 1938)

 

Per difendersi dai poteri del maligno, chiedere a Dio di non essere esposti alle tentazioni

 

(il Signore):

Non preoccuparti, figlia Mia, ti riuscirà sempre più di annientare le forze del maligno che ancora ti circondano, che non cederanno nella loro lotta; tuttavia, quanto più intimamente aspirerai a connetterti a Me, tanto meno effetto sarà l’iniziativa di questi poteri.

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Come il saggio del mondo deve difendersi contro gli attacchi degli avversari che vogliono sminuire la sua fama e il merito, così, colui che tende alla verità spirituale sarà ancora molto di più esposto alle contrarietà nemiche, poiché si tratta di far cadere l’anima, e per ottenere questo, quei poteri non temono nessun mezzo.

Se ora sulla Terra siete così perseguitati dalla parte avversa, allora la vostra volontà e la vostra forza devono essere straordinariamente grandi, se volete opporvi. Infatti, sappiate, che se volete giungere a Me, allora dovete lottare, altrimenti non riceverete la ricompensa, l’eterna beatitudine, che sarà quella di contemplarMi, poiché, poi, la vita vi diventerà così difficile, quando comprenderete quale incommensurabile felicità vi attende per questo.

Prendete su di voi tutto con pazienza, non rimpicciolitevi né siate timorosi; rimanete nella preghiera, e ogni tentazione vi passerà accanto, e uscirete rafforzati dopo ogni pericolo. La Mia Volontà, ora e sempre, è che vincerà colui che vede in Me la sua meta, poiché, lascerò forse naufragare un figlio che stende le mani a Me e Mi desidera? La Terra è una valle di sofferenza, è stata creata per voi, affinché su di essa raggiungiate ciò che è il vostro destino, quindi deve essere data la possibilità a tutte le potenze maligne di combattere contro di voi, affinché, a causa di questo, mettiate alla prova la vostra forza, perché altrimenti non potreste davvero arrivare a ciò che vi è assegnata come meta finale.

Tuttavia, in ogni necessità dell’anima, basterà invocare il Padre celeste, e pregare così: “Non ci indurre in tentazione...”1. Allora la vostra volontà di non soccombere alla tentazione sarà valutata come una resistenza compiuta contro tutto ciò che temete. E comunque, rendetevi sempre conto che un voler riconoscere la vera Divinità vi espone a tali prove, se non chiedete ininterrottamente l’aiuto a Dio, che non vi sarà certamente rifiutato.

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Allora, tu osserva tutti i tuoi pensieri e le tue azioni, per non essere condotta da influenze maligne, affinché tu possa ricevere i Miei insegnamenti in modo ancora più puro e degno, …e la Mia benedizione ti accompagnerà sempre! – Amen!

 

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1 – ‘indurci in tentazione’ : è quella parte del Padrenostro, tradotto così nella lingua italiana fino al 18 Novembre 2018, corretto con una formulazione più congrua: “…non abbandonarci alla tentazione”.

 

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